L’ecomostro di Battipaglia

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Nel maggio scorso mi recai a Marina di Ascea per andare a vedere alcune case per le vacanze estive.

Uscendo allo svincolo di Battipaglia dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, alla mia vista si presentò uno spettacolo surreale. In un immenso prato dei piloni di cemento(foto) rendevano il paesaggio davvero orribile. Subito pensai che quel ecomostro era un’eredità degli anni 90. Sarà un caso, ma leggendo un articolo su “Il Corriere Del Mezzogiorno” vengo a scoprire che quei piloni sono li dal 1993.

Ma facciamo un po' di storia. Nel 1984 la giunta approvò il Piano regionale triennale di sviluppo per la soluzione del traffico sorti dopo l’apertura della Salerno-Reggio imageCalabria. Per la realizzazione dello svincolo di Battipaglia furono stanziati 30 miliardi delle vecchie lire. Sul finire degli anni 80 l’opera fu approvata e appaltata. Nel 1993 i lavori furono bloccati in seguito alla vicenda Tangentopoli in cui erano coinvolti molti politici locali e alcuni vertici dell’Anas.

La lentezza della magistratura(il cantiere fu dissequestrato solo nel 2001), la burocrazia e altre vertenze giuridiche hanno fatto in modo che di questo “fantomatico” svincolo sia rimasto solo lo “scheletro”…

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