DDL Intercettazioni: Scende in campo anche Sky Italia

Sky è contraria al DDL Intercettazioni Il DDL Intercettazioni sta mettendo in subbuglio tutto il mondo dell’editoria e quello dei blog.

Oggi(20 maggio), anche Sky Italia entra ufficialmente nella partita “anti DDL Intercettazioni”. L’azienda televisiva ha “accolto” il disegno di legge con grande preoccupazione.

Per questo motivo, l’azienda televisiva di Murdoch chiederà un intervento a tutte le autorità internazionali competenti e, se sarà il caso, ricorrerà anche alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Per Sky Italia le norme del DDL “rappresentano un grave attacco alla liberà di stampa e di espressione, ma soprattutto costituirebbero una grande anomalia a livello europeo”.

L’azienda televisiva aggiunge ”Il diritto a un'informazione completa è un diritto irrinunciabile per ogni cittadino, ma è anche un dovere fondamentale per ogni editore. Per questo motivo SKY TG24, che in questi anni ha sempre cercato di compiere la propria missione con la massima professionalità e imparzialità, continuerà a lavorare avendo come unico scopo quello di fornire ai cittadini un'informazione obiettiva e più completa possibile”.

Intanto Roberto Centaro(PDL), relatore del DDL, ha annunciato che verrà ritirato l’emendamento 1.2008 che aggrava le pene per i giornalisti che pubblicano atti di un procedimento penale di cui sia vietata per legge la pubblicazione. Rimane però la sanzione dell’arresto.

Ricordiamo che in questo “disgraziato” DDL c’è anche un comma che modifica l’articolo 8 della legge n.47 del 8 febbraio 1948. Se non verranno apportate modifiche all’articolo 28, i siti informatici(compresi i blog) saranno obbligati a pubblicare le rettifiche entro 48 ore dalla richiesta.

Per questo motivo domani(19 maggio) alle ore 14 il popolo della rete tornerà in piazza per manifestare davanti a Montecitorio. Gli organizzatori della manifestazione denunciano “I cittadini italiani non vogliono la censura che scaturirebbe da questa norma. Parmalat, i fatti di Genova e tante altre inchieste esplose in questi anni sarebbero passate senza nessuna informazione se il DDL Intercettazioni fosse già stato in vigore. Ma soprattutto il popolo della rete con le nuove norme verrebbe di fatto impedito di diffondere le libere informazioni come facciamo da quando abbiamo scoperto che il web è anche uno spazio di libera circolazione delle notizie”.

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