Marchionne: Senza l'Italia la Fiat farebbe meglio

Segio Marchionne e Fabio FazioLa “questione” Fiat è tornata di nuovo in auge in queste ore. Sergio Marchionne, amministratore delegato dell’azienda torinese, è stato ospite nella trasmissione “Che Tempo Che Fa”. Marchionne è stato intervistato(si fa per dire) dal conduttore Fabio Fazio.

L’amministratore delegato della Fiat ha fatto un duro attacco al “sistema Italia”. Marchionne ha dichiarato “La Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l'Italia. Nemmeno un euro dei 2 miliardi dell'utile operativo previsto per il 2010 arriva dall'Italia. La Fiat non può continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre”.

A questo punto un vero giornalista farebbe notare al manager svizzero che la Fiat è sopravvissuta per tanti anni grazie agli “aiuti” statali degli italiani. Invece, “mister 2 milioni di euro” rimane sorpreso come un bambino di cinque anni a cui si viene raccontata per la prima volta una favola. Fazio dice “Nemmeno un euro di quei 2 miliardi è fatturato in Italia? Cioè lei sta dicendo che volendo Fiat potrebbe fare a meno dell’Italia?”.

Marchionne ha proseguito l’intervista sparando a zero su tutti, in particolare sindacati e lavoratori. Ad un certo punto Marchionne fa una paragone con la Polonia. L’amministratore delegato della Fiat ha dichiarato “I 6.100 dipendenti polacchi producono oggi le stesse auto che si producono in tutti gli stabilimenti italiani”. Il problema è che quelli(i polacchi) sono schiavi, non lavoratori.

Considerando che Marchionne vuole fare a meno dell’Italia, spero che l’AD vada a vendere i “carruoccioli” costosi della Fiat solo in Polonia e negli altri paesi “schiavisti”. Marchionne dovrebbe fare una bella riflessione su ciò che produce. Se in Italia sette auto su dieci sono straniere, un motivo ci sarà…

Credits: La Repubblica.

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