L’aspirina riduce del 20% le morti per tumore

L'aspirina riduce le morti per cancroL’aspirina viene prescritta alle persone che hanno avuto un infarto perché ha un effetto antiaggregante e fluidificante, ma la gente sana non deve abusare di questo medicinale. Il motivo? A lungo termine possono subire emorragie interne. Questo è quello che emerge da una ricerca condotta dall’università di Edimburgo nel 2009.

Un’altra ricerca rivela che basse dosi di aspirina possono diventare uno scudo capace di ridurre del 20% le morti per molte forme comuni di tumore. I nuovi dati, pubblicati online sul giornale medico “The Lancet”, sono importanti, ma non spiegano perché l’aspirina sia uno scudo anticancro. Per avere questo “scudo” si dovrebbe prendere un aspirina al giorno per 5 anni. In questo modo si riduce il rischio del cancro al colon. Gli effetti sono più evidenti nelle persone con età superiore ai 65 anni. La terapia all’aspirina potrebbe ridurre anche il rischio di altri tumori, tipo quello gastrointestinale.

L’oncologo Marco Venturini, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica(Aiom), ha dichiarato: “Il ruolo protettivo dell’aspirina contro i tumori è un tema ancora dibattuto. Non si sa perché l’aspirina dovrebbe ridurre le morti per tumore. L’unica ipotesi è che questo possa accadere per l’azione che il farmaco esercita sui meccanismi infiammatori legati ai tumori. Quello che è certo, è che non ci sono ancora elementi sufficienti per raccomandare l’aspirina a tutti. Chi già deve prenderla ha l’assicurazione che possa avere un’azione contro i tumori, ma nel caso della popolazione generale bisogna considerare che il farmaco ha dei costi in termini di tossicità, legati per esempio al rischio di sanguinamento”.

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