Napoli: Nel mare escherichia coli fino a 150 volte sopra il limite

MiliscolaL’estate è finita ufficialmente venti giorni fa, ma il primo freddo è arrivato solo lo scorso fine settimana. Buona parte dei napoletani ha “sfruttato” la costa napoletana e casertana per rinfrescarsi durante i mesi estivi. Una domanda sorge spontanea. Il mare era balneabile?

Lo scorso febbraio l’ARPAC aveva rassicurato tutti: il mare di Napoli e Caserta è balneabile. Al termine del post in questione, il sottoscritto scriveva “Non vorrei che questi dati servino a tenere a galla gli operatori turistici e gli stabilimenti balenare della zona. I ‘miracoli’ non avvengono se non si fa nulla”. Forse sarò un sensitivo, ma ci ho “azzeccato” per l’ennesima volta. Dopo la chiusura della stagione balneare è uscita fuori una nota della Commissione regionale Bonifiche con il titolo “Escherichia coli, nel 2011 dal depuratore è finita a mare acqua contaminata fino a 150 volte oltre i limiti della legge”.

Il presidente Antonio Amato e il vicepresidente Mafalda Amente scrivono “Acqua contaminata da escherichia coli fino a 150 volte oltre i limiti previsti, sforamenti di azoto ammoniacale, di COD e BOD. Esaminando i dati delle analisi del 2011 del depuratore di Cuma si ha una fotografia allarmante”. Non solo, c’è scritto anche che “già il sopralluogo denunciava una situazione estremamente preoccupante, con impianti fermi, centraline di controllo mai entrate in funzione, scarichi industriali. E le cattive sensazioni sono state confermate dal primo esame degli incartamenti che ci siamo fatti consegnare”.

Nella nota si legge “Stiamo esaminando quelli del 2011 e dalle analisi chimico fisiche si evidenzia che almeno fino alla metà di agosto, quest’anno, in alcuni giorni l’acqua usciva dall’impianto con quantità di escherichia coli ben oltre i limiti previsti dalla legge. Il 28 aprile, ad esempio, di fronte al limite di 5000 unità formati colonie su 100 ml è finita a mare acqua con quantità batteriche pari a 750 mila ufc/100 ml. E scarichi in mare di acque con oltre 100 mila ufc si ritrovano anche a gennaio, febbraio, marzo, giugno(con un picco oltre le 500 mila) e luglio. E in ogni caso per l'escherichia ci sono sforamenti fino a 10 volte superiori ai limiti tutti i mesi. Dobbiamo ricordare che si sta parlando di inquinamento fecale. Questi sforamenti, quindi, determinano enorme preoccupazione per le ripercussioni sulla salute”.

Per ulteriori info: Corriere del Mezzogiorno

Commenti