L’Italicum passa alla Camera. Bipartitismo in vista?

La nuova legge elettorale passa alla Camera. Ma l'Italicum non convince. C'è il rischio che venga cancellata l'opposizione.

Berlusconi e Renzi condannati all'amoreL’Italicum, la proposta di riforma elettorale basata sull’intesa Renzi-Berlusconi, passa alla Camera. Il testo è stato approvato con 365 voti a favore. 156 i contrari e 40 gli astenuti. Il risultato dovrà essere confermato al Senato.. Il Partito Democratico ha votato a favore tra forti contrasti interni. Tra i 13 deputati assenti ingiustificati al voto ci sono Enrico Letta e Pippo Civati. Tra assenti, astenuti e contrari, sono mancati anche sette voti di Forza Italia. Ma torniamo all’Italicum.

La norma fissa le nuove soglie: sbarramento elettorale al 4,5% per i partiti in coalizione, all’8% per i partiti non coalizzati e al 12% per le coalizioni. Fissa inoltre al 37% il livello dei consensi che una coalizione deve ottenere per il premio di maggioranza(15% dei seggi). In caso di mancato raggiungimento del 37% si va al ballottaggio. Fissati i quozienti per la ripartizione dei seggi. La nuova legge elettorale cancella l’opposizione e fa entrare in Parlamento due o tre partiti. Prendiamo come riferimento le elezioni politiche 2013. Alla Camera sarebbero presenti solo tre partiti: PD, Forza Italia(o PDL) e Movimento 5 Stelle. La coalizione di Mario Monti con il 10,56% sarebbe out perché non raggiunge il 12% previsto per le coalizioni. Fuori anche la Lega, SEL, Fratelli d’Italia e gli altri piccoli partiti. L’Italicum porta l’Italia verso il bipartitismo. E’ una legge elettorale democratica?

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