Windows XP va in pensione

Il sistema operativo di Microsoft va in pensione e non riceverà più aggiornamenti sulla sicurezza. In Italia, il 24% delle imprese lavora ancora con questo sistema operativo.

Windows XPOggi(8 aprile) finisce ufficialmente l’era di Windows XP: il sistema operativo della Microsoft non riceverà più aggiornamenti sulla sicurezza, come annunciato da tempo da Redmond. Per gli utenti basterà un antivirus per resistere ancora qualche mese. L’altra alternativa è installare una distribuzione Linux. Sconsigliato un aggiornamento a Windows 7 o 8.

Lanciato il 25 ottobre 2001, Windows XP continua ad essere molto diffuso sui PC di tutto il mondo. La colpa è del mancato “successo” di Vista, il sistema operativo successivo a XP lanciato nel 2007. Gli utenti e le aziende hanno saltato l’aggiornamento restando con il “vecchio” XP. Le cose sono andate un po’ meglio con l’uscita di Windows 7 nel 2009, ma alcuni utenti e aziende sono rimasti con XP perché avevano PC datati. Nel 2012 è arrivato anche Windows 8, ma a quel punto l’aggiornamento era sconsigliato per i “fedeli” di XP. Siamo arrivati ad oggi.

Secondo NetMarketShare, XP è ancora presente su circa il 30% dei computer di tutto il mondo. In Italia, IDC stima che quasi il 24% delle imprese lavora con XP per oltre l’80% del parco pc aziendali. Secondo la stessa società, inoltre, il 66% della Pubblica Amministrazione locale ha un parco macchine dotato per oltre il 50% di XP. A preoccupare erano i 3 milioni di sportelli bancomat installati in tutto il mondo. Carlo Mauceli, responsabile Microsoft Italia, ha rassicurato tutti: “Bancomat e Pos hanno un pensionamento posticipato al 2016 poiché girano su una variante di XP, che si chiama Embedded”.

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