Il 50% delle PMI assume in nero

Scende al 25% la quota di imprese che ha dovuto licenziare nell'ultimo anno. Ma la metà delle nuove assunzioni previste è irregolare.

LavoratoreSi arresta l’emorragia di posti di lavoro nelle piccole e medie imprese. Ma la metà delle nuove assunzioni previste è irregolare, completamente in nero o tramite false partite IVA. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Adnkronos.

La fotografia scattata su un campione di oltre mille piccole imprese, diffuse su tutto il territorio nazionale. La quota di imprese che ha dovuto licenziare nell’ultimo anno scende al 25% mentre 6 mesi fa era al 35%; tra quelle che vorrebbero assumere, però, oltre il 45% non pensa a un contratto regolare anche per l’elevato costo del lavoro. Sette imprese su dieci, tra quelle che ammettono il ricorso al nero, giustifica la propria scelta con l’eccessivo costo del lavoro.

La maggioranza delle aziende si dice disponibile a rientrare nella legalità con condizioni più favorevoli. L’80% delle microimprese che dichiara di voler fare ricorso al nero ritiene di poterlo fare senza correre il rischio di sanzioni. Nel 2013 sono state ispezionate complessivamente 235.122 aziende, un numero pari al 15% delle imprese con dipendenti registrate all’Inps. Rispetto al 2012, si è avuta una leggera diminuzione(-3,6%) del numero delle aziende ispezionate.

Commenti