Boeing malese scambiato per l’aereo presidenziale di Putin?
C’erano 298 persone, sul volo di Malaysia Airlnes abbattuto da un missile al confine tra Russia e Ucraina. 283 i passeggeri e 15 i membri d’equipaggio. Molti passeggeri erano diretti in Australia a un convegno dell’Onu sull’AIDS.
“I responsabili dell’abbattimento devono essere giudicati alla Corte penale internazionale dell’Aja”. Lo ha detto il primo ministro ucraino, Arseni Iatseniuk, accusando i russi di “essere andati oltre”, e di aver commesso un “crimine internazionale”. Ma siamo sicuri che siano stati i russi a lanciare quel missile? Sul web sta girando un’ipotesi assurda ma non impossibile: quel missile non avrebbe dovuto colpire il Boeing MH17 della Malaysia, ma era diretto all’aereo presidenziale di Vladmir Putin. Tra i tanti sostenitori di questa tesi, anche una fonte dell’aviazione russa.
In effetti, il Boeing 777 della Malaysia Airlnes ha una livrea simile a quella dell’Ilyuschin 62 del presidente della Russia. Chi avrebbe vantaggi dall’eliminazione di Putin? Gli ucraini e gli americani. Il 16 luglio 2014 Stati Uniti e Unione Europea hanno inasprito le sanzioni economiche imposte a Mosca. Nessuno lo scrive, ma fra Russia e Stati Uniti è in atto una nuova guerra fredda. All’inizio di luglio i russi hanno annullato il debito di Cuba, facile intuire il motivo. Sapremo mai la verità? La strage di ieri rischia di diventare un nuovo caso Ustica.
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