Istat rivede PIL 2013, migliora deficit e debito

Il dato sulla crescita 2013 non cambia, ma è ossigeno per il miglioramento del rapporto deficit/PIL e debito/PIL.

Il sistema Sec 2010 migliora i conti dell'ItaliaIl rapporto deficit-PIL 2013 migliora di 0,2%, fermandosi al 2,8% invece che al 3% rispetto alle precedenti stime. Lo comunica l’Istat. Il “miracolo” è dovuto al nuovo sistema europeo dei conti, il cosiddetto Sec 2010(o Esa 2010), che fa entrare nel PIL attività illegali come traffico di stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando di sigarette e alcol.

Il debito pubblico si attesta al 127,9% rispetto al 132,6% calcolato con il vecchio sistema. Il tasso di variazione del PIL in volume non cambia, restando pari al -1,9%. Ma è il quadro a cambiare l’assetto di bilancio e quindi la credibilità dell’Italia in sede comunitaria, anche per il rispetto dei parametri firmati a Bruxelles. Il nuovo sistema ha portato anche al ricalcolo della pressione fiscale. Per il 2013 si riduce dello 0,5%, passando dal 43,8% al 43,3%. Per quanto riguarda il 2012, il livello del PIL sale a 1.628 miliardi di euro dai 1.566 della stima precedente. La “spinta” data dall’illegalità, dunque, è stata in questo caso ancora più alta: oltre 61 miliardi di euro. Matteo Renzi punterà tutto su prostitute e tossici per evitare il fiscal compact?

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