Rifkin: Stampanti 3D sono il futuro

Il futuro? La tecnologia 3D per realizzare prodotti. Lo sostiene Jeremy Rifkin. L'economista attacca il nostro Paese: "E' assurdo dire che sono le rinnovabili a fare aumentare i costi dei combustibili fossili".

Jeremy RifkinCentinaia di migliaia di stampanti 3D ora sono il futuro. Si usa materiale riciclato, come carta, plastica, immondizia e si costruisce un oggetto con parti mobili con un decimo di materiale rispetto alla produzione tradizionale. Si può trasferire la produzione dalle grandi aziende al piccolo, quasi familiare, col 3D”. Lo ha dichiarato l’economista americano Jeremy Rifkin. E in Italia? Nel nostro Paese chi parla di tecnologia 3D viene deriso.

L’esempio lampante è quando Beppe Grillo menzionò le turbine degli aerei costruite con le stampanti 3D nella puntata di “Porta a Porta” del 19 maggio 2014. Su Twitter e Facebook la gente si scatenò con battute idiote e senza senso. Meglio credere a Matteo Renzi, uno che vuole creare posti di lavoro con gli asili nido o trivellando la Sicilia e la Basilicata per estrarre il petrolio. Proprio su quest’ultima cosa, Rifkin fa un parallelo tra Germania e Italia. L’economista americano ha dichiarato: “In Germania solare e eolico sono stati diffusi nei privati. E ricordo che sole e vento non chiedono la bolletta, ma solo manutenzione dei pannelli e del resto. Ci sono ora milioni di piccoli attori in Europa che producono energia privatamente e i costi ci sono, ma stanno diminuendo. In Italia c’è molta disoccupazione ed è assurdo dire che sono le rinnovabili a fare aumentare i costi dei combustibili fossili, mi fa ridere”.

Ma non è tutto nero in Italia. La prossima settimana a Chicago verrà presentata la Strati, la prima auto fatta con stampante 3D. E’ stata progettata da Michele Anoè, un designer mestrino trapiantato a Torino. L’italiano ha vinto il “3D Printed Car Design Challenge”, il concorso indetto da Local Motors per stampare un’intera automobile in 3D. Rifkin ha detto: “La terza rivoluzione industriale è alle porte. Sono speranzoso e insieme frustrato. Questa nuova generazione deve iniziare a fare e a pretendere, anche in Italia”. Il mondo non è più di chi possiede, ma di chi condivide. L’economista americano sostiene che in futuro molte persone rinunceranno al costo fisso dell’auto ed opteranno per il car sharing.

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