Processo Eternit: Cassazione annulla condanna

La Cassazione annulla la sentenza perché il reato di "disastro doloso ambientale" è in prescrizione. Cancellati anche gli indennizzi.

La manifestazione dei familiari delle vittimeLa Cassazione ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza di condanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny nel maxi-processo Eternit. Annullati anche i risarcimenti per le vittime. “La prescrizione è maturata prima della sentenza di primo grado del febbraio 2012”. Questo è quello che scrive la Corte.

I fatti oggetto dell’esame degli Ermellini riguardavano avvenimenti dal giugno 1976. La causa, iniziata da circa 6 mila parti offese, riguardava la morte di circa 3 mila persone causata dall’inalazione di polveri di amianto nei 4 stabilimenti italiani di Eternit. Fischi e urla in aula alla lettura della sentenza. Disposto il lutto cittadino a Casale Monferferrato(Al). “L’Italia è l’unico paese che vuole risolvere la catastrofe dell’amianto attraverso processi penali contro singole persone. La Suprema Corte conferma che il processo Eternit si è svolto in violazione dei principi del giusto processo”. Questo è quello che ha dichiarato un portavoce del magnate svizzero Stephan Schmidheiny.

La sentenza ha scatenato l’indignazione del web. Su Twitter l’hashtag #eternit è salito al primo posto fra i più utilizzati: quasi tutti i commenti degli internauti sono di taglio negativo. Sergio Bonetto, legale di circa 400 parti lese, ha dichiarato: “La decisione travolge anche il diritto a tutti i risarcimenti, mentre le provvisionali disposte dalla Corte d’Appello di Torino sfioravano i 90 milioni di euro.  La tesi del pg viene accolta totalmente perché si definisce la prescrizione, che per il reato di disastro ambientale è di 12 anni, in un arco temporale che va dal 1986(anno del fallimento della Eternit) al 1998”. La sentenza Eternit ci fa capire che alcuni reati non dovrebbero prevedere la prescrizione.

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