Istat: 22 milioni italiani mai su internet

Nel 2014 aumenta rispetto al 2013 la quota di famiglie con un accesso ad Internet da casa, ma ci sono ancora 21.994.000 persone che non navigano. Lo rivela l'Istat nel rapporto "I cittadini e le nuove tecnologie".

22 milioni italiani mai su internetNel 2014 aumenta rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispone di un accesso a internet da casa(dal 60,7% al 64%), di una connessione a banda larga(dal 59,7% al 62,7%) e di un personal computer(dal 62,8% al 63,2%).  Lo rivela l’Istat nel rapporto 2014 “I cittadini e le nuove tecnologie”. L’Italia resta in coda in Europa per persone tra i 16 e i 74 anni che hanno utilizzato il web nei 3 mesi precedenti all’indagine relativa al 2013. Peggio dell’Italia, solo Bulgaria e Romania. Sono 21.994.000 le persone di 6 anni e più che nel 2014 non utilizzano internet(38,3% della popolazione residente in Italia).

Il 45,5% dei non utenti al Sud, il 43% nelle Isole, un terzo al Centro-Nord. Le quote maggiori di senza internet si concentrano nelle fasce di età più anziane e di uscita dal mondo del lavoro: la percentuale di non utenti tra i 65-74 anni è del 74,8% e sale al 93,4% tra gli over settantacinquenni. Alte anche le quote di non utenti tra i giovanissimi(1 milione 518 mila tra i 6-10 anni) che, seppure definiti “nativi digitali ”, per più del 50% non utilizzano la rete. Le famiglie con almeno un minorenne sono le più attrezzate tecnologicamente: l’87,1% possiede un personal computer, l’89% ha accesso ad internet da casa. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani ultrasessantacinquenni: appena il 17,8% di esse possiede il personal computer e soltanto il 16,3% dispone di una connessione per navigare su Internet.

Rispetto all’anno precedente il divario tra le famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista e quelle con capofamiglia operaio si riduce per alcuni beni tecnologici, come per il telefono cellulare abilitato(da 23,5% a 16,1%), per l’accesso ad internet da casa(da 18,7% al 13,6%) e per la disponibilità di una connessione a banda larga(da 18,6% a 14,4%). Sono ancora forti le differenze di genere e di generazione. Utilizza il personal computer il 59,3% degli uomini, a fronte del 50,2% delle donne, naviga su Internet il 62,3% degli uomini e il 52,7% delle donne. I maggiori utilizzatori del personal computer e di internet restano i giovani 15-24enni(rispettivamente, oltre l’83% e oltre l’89%).

Otto internauti su dieci hanno utilizzato internet negli ultimi 3 mesi per spedire o ricevere e-mail, il 62,7% per inviare messaggi in chat, blog, forum di discussione online e per la messaggeria istantanea, più della metà(57%) per inviare messaggi su Facebook, Twitter. I social network non vengono utilizzati solo come strumento per mantenere i rapporti nella propria rete amicale, ma anche come strumento per partecipare alla vita sociale o politica del Paese: circa un quinto degli utilizzatori ha espresso in rete opinioni su temi sociali o politici(20,5%) e il 10,4% ha partecipato a consultazioni o votazioni su tali temi. Il 12% partecipa a network professionali come ad esempio Linkedin. Il 55,8% degli utenti di internet ha utilizzato il web per leggere giornali, informazioni, riviste online(55,8%) e il 15,6% ha letto o scaricato libri online o e-book.

Nel 2014 il 34,1% degli individui di 14 anni e più che hanno usato internet ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato. I settori che registrano la crescita maggiore sono gli articoli per la casa(+5,1%) e gli abiti e gli articoli sportivi(+3,8%). Gli uomini(36,6%) sono più propensi ad effettuare acquisti online rispetto alle donne(31,3%). Circa un terzo degli utenti di Internet ha fatto ricorso a servizi cloud per accedere ai propri file. Gli spazi per l’archiviazione/condivisione su Internet sono usati soprattutto dagli uomini(il 30,2% contro il 26,1% delle donne) e dalle persone tra i 18 e i 34 anni. Nel corso degli ultimi 4 anni si registra una crescita di circa 7 punti percentuali nell’uso del web per effettuare operazioni commerciali(dal 26,4% del 2010 al 34,1% del 2014).

Per ulteriori info: Istat

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