Due baciapiedi e un venditore di fuffa

Matteo Renzi ha accusato Luigi Di Maio di aver detto una cosa falsa il giorno prima a "Otto e Mezzo". Peccato che il grillino ha semplicemente riportato un rapporto dell'Agenzia delle Entrate. Guarda il video.

Due vassalli e un venditore di fuffaCosa fanno due baciapiedi e un venditore di fuffa in uno studio televisivo? La risposta è ovvia: plagiano gli italiani con notizie false. Ieri(9 gennaio), Matteo Renzi è stato ospite di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”. In studio c’era anche il direttore dell’Ansa, Luigi Contu.

Il premier gelataio ha fatto l’ennesimo monologo di balle senza essere contradetto nemmeno una volta dai due giornalisti. Il massimo dello squallore è arrivato quando la Gruber ha fatto una domanda sulla depenalizzazione della frode fiscale. Renzi ha risposto: “Ieri ha ospitato Luigi Di Maio, che è il vicepresidente della Camera. Ha detto che lo Stato perderà 16 miliardi di introiti con la norma ‘Salva Berlusconi’. Questa affermazione è falsa. La proposta di legge darebbe 16 miliardi per due. Il fisco in Italia non funziona da 30 anni, fa schifo, e lo cambierò”. La verità è che il fuffatore ha fatto un autentico autogol. Il “grillino” aveva riportato i dati di un rapporto dell’Agenzia delle Entrate.

A parte la soglia incriminata del 3% del reddito imponibile sotto la quale l’evasione di IVA e imposte non è punibile, anche gli altri articoli del provvedimento si configurino come un aiuto agli evasori. Nel rapporto c’è scritto: “Un regalino di Natale che rischia di sottrarre alle casse dell’Erario almeno 16 miliardi di euro”. Di Maio ha dichiarato: “Sfido Renzi a dimostrare a me e a tutti gli altri cittadini italiani, che il decreto da lui voluto non farà perdere 16 miliardi di euro allo Stato”. I giornalisti sono uno dei problemi di questo Paese. Non a caso, l’Italia si trova al posto numero 49 per libertà di stampa. Il nostro Paese si trova dietro a paesi che dall’alto della nostra spocchia guardiamo con altezzosa superiorità come Estonia, Giamaica, Costa Rica, Namibia, Capo Verde e Ghana.

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