Unimpresa: Cresce area disagio sociale

In forte aumento anche il dato degli occupati in difficoltà: erano 5,9 milioni a settembre 2013 e sono risultati 6,2 milioni a settembre scorso. Lo rivela uno studio di Unimpresa.

Sempre più italiani in difficoltàCresce di quasi mezzo milione il numero degli italiani in difficoltà. Secondo i calcoli del Centro studi di Unimpresa sulla base dei dati Istat, il totale dell’area di disagio sociale comprendeva 9,21 milioni di persone nel terzo trimestre del 2014. Rispetto al terzo trimestre del 2013, risulta un aumento del 5,3%. In un anno 466 mila persone sono entrate nell’area di disagio.

Ai semplici disoccupati vanno aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie o economicamente deboli che estendono la platea degli italiani in crisi, osserva lo studio. Gli occupati in difficoltà erano 5,9 milioni a settembre 2013, ora sono 6,2 milioni. Unimpresa scrive: “Una crescita dell’area di difficoltà che rappresenta un’ulteriore spia della grave situazione in cui versa l’economia italiana: anche le forme meno stabili di impiego e quelle retribuite meno pagano il conto della recessione, complice anche uno spostamento delle persone dalla fascia degli occupati deboli a quella dei disoccupati”. I contratti a temine part time sono aumentati di 60 mila unità da 617 mila a 677 mila(+9,7%), i contratti a termine full time sono cresciuti di 92 mila unità da 1,65 milioni a 1,74 milioni(+5,6%). Salgono anche i contratti di collaborazione(+18 mila unità) da 357 mila a 375 mila(+5%). Risultano in aumento anche i contratti a tempo indeterminato part time(+4%) da 2,49 milioni a 2,59 milioni(+99 mila) e gli autonomi part time (+4%) da 782 mila a 813 mila(+31 mila).

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