Bonus lettura per rilanciare il mercato?

La proposta è di offrire un buono spesa per libri e giornali pagando il 25% del prezzo. Allo Stato l'onere del 75%. Esplora il significato del termine: L’idea è della Filiera della carta.

Una donna legge un libroUn bonus lettura, un “buono di spesa” per i giovani tra 18 e 25 anni, per acquistare libri, giornali o abbonamenti a riviste o quotidiani, pagando solo il 25% del prezzo mentre il 75% verrebbe pagato dallo Stato, fino ad un livello del contributo pubblico pari a 100 euro a testa. Lo propone la “Filiera della Carta” contro la crisi dei consumi.

Nel 2014 sono uscite dal mercato della lettura quasi 820 mila persone, con un saldo del -3,4%. I dati Istat dicono che la percentuale di chi legge libri in Italia è scesa dal 43% del 2013 al 41,1% del 2014. L’industria culturale del libro e di periodici e quotidiani ha visto calare il fatturato dai 34,4 miliardi di euro del 2009 ai 30,9 del 2014. Il calo è del 10,1% in cinque anni. Una domanda sorge spontanea: quanto costerebbe ai contribuenti la proposta della Filiera della Carta? L’esborso per lo Stato sarebbe di 246,1 milioni di euro considerando una percentuale del 50% dei fruitori. Questa è la previsione fatta da Alessandro Nova dell’università Bocconi. In pratica sarebbe un’altra sovvenzione mascherata. Molto più utile e sensata l’iniziativa #ioleggeperchè dall’Associazione italiana editori(AIE). Qualcuno si è mai chiesto perché giovani e vecchi non leggono libri?

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