Oscar Farinetti all’Expo senza bando

L’Expo 2015 non è solo di McDonald’s e di Coca Cola, ma anche di Eataly. All’azienda di Farinetti è stata affidata un’area di ottomila metri quadrati, che comprenderà 20 ristoranti. Guarda il video.

Oscar FarinettiDal 1° maggio al 31 ottobre 2015 si svolgerà a Milano l’Expo 2015, il più grande evento mondiale sull’alimentazione che coinvolgerà più di 140 paesi e oltre 20 milioni di visitatori attesi da tutto il mondo. A poche ore dall’inaugurazione non si sa ancora se sono stati completati tutti i lavori. L’unica cosa certa è che ci sarà Oscar Farinetti con la sua Eataly.

L’ex proprietario di Unieuro si è aggiudicato(si fa per dire) due padiglioni da 4 mila metri quadrati ciascuno, in cui funzioneranno 20 ristoranti, uno per regione italiana. Il problema è che i padiglioni sono stati assegnati senza gara. L’amico di Matteo Renzi, infatti, ha ricevuto l’incarico diretto e nei sei mesi dell’evento prevede di servire 2,2 milioni di pasti, in collaborazione con l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo. 44 milioni di euro i ricavi previsti nei 183 giorni dell’Expo 2015. Una domanda sorge spontanea: a chi andranno in tasca questi soldi?

In base al contratto che Expo ha firmato con Eataly, il 95% di tutti i ricavi spetta a Farinetti. A parte Eataly e le Coop, a Expo non ci sono altre catene e ristoranti italiani. Bernardo Caprotti, proprietario di Esselunga, ha dichiarato: “Volevamo fare qualcosa a Expo ma anche lì è entrata la Coop con Oscar Farinetti e siamo stati rifiutati. Farinetti vendeva frigoriferi e televisori, ma ora è il grande esperto, è l’oracolo. E’ un chiacchierone formidabile”. Farinetti è l’oracolo del made in Italy agroalimentare? E pensare che non riesce a distinguere nemmeno la mortadella di Eataly da quella del discount. L’ottimismo è il profumo della vita.

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