Tensioni per arrivo migranti in Finlandia e nell’est Europa

Circa 500 finlandesi hanno protestato contro l'arrivo di migranti. L'Ungheria adesso mobilita i riservisti per far fronte all'emergenza.

MigrantiL’emergenza migranti rischia di diventare la causa di conflitti sociali(e non solo) in tutta Europa. Oltre 500 persone con bandiere finlandesi alla mano hanno formato oggi(19 settembre) un muro umano simbolico lungo una strada della città di Tornio, al confine con la Svezia, in segno di protesta contro l’arrivo di migranti dal paese vicino.

Fino a 30 mila richiedenti asilo sono attesi quest’anno in Finlandia, contro i 3.651 del 2014. Un centro di accoglienza e registrazione aprirà i battenti a Tornio martedì prossimo. Non va meglio la situazione nell’est Europa. L’Ungheria ha deciso di mobilitare i riservisti militari per far fronte all’emergenza migratoria. Il provvedimento è stato preso dopo che l’arrivo di profughi dalla Croazia ha accresciuto la pressione alla frontiera. Un treno proveniente dalla Croazia che trasportava migranti è stato sequestrato nella notte in Ungheria, i 40 agenti croati di scorta sono stati registrati e disarmati e il conducente arrestato. La Croazia ha deciso, dopo l’afflusso di 17 mila profughi in 48 ore, di chiudere 7 su 8 valichi con la Serbia. I migranti sono stati dirottati verso Slovenia e Ungheria. La cosa non è stata presa bene a Budapest.

Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese, ha dichiarato: “La Croazia ha deluso non solo l’Ungheria ma anche l’UE, non difendendo adeguatamente i confini esterni del blocco, e ha rinunciato a tutti gli impegni legali che lo vincolano”. Sono 8.000 i migranti arrivati in Ungheria dalla Croazia solo ieri(18 settembre), oltre 1.000 quelli entrati in Slovenia nelle ultime ore, oltre 20 mila gli arrivi in Croazia da mercoledì scorso. Il presidente croato Kolinda Grabar-Kitarović definisce l’emergenza profughi peggiore di quanto si pensasse e che per questo sarà inevitabile il ricorso all’esercito e non solo lungo la frontiera. Ormai è chiaro che il flusso di migranti è diventata un’emergenza ingestibile, che rischia di far scoppiare una guerra in Europa.

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