Fuga di turisti da Sharm el Sheikh

Dopo la strage dell’aereo russo sul Sinai, quasi la metà di coloro che alloggiavano nei resort ha scelto di tornare a casa.

Sharm el SheikhE’ fuga di turisti dall’Egitto. Dopo la strage dell’Airbus russo caduto sul Sinai, circa l’80% delle vacanze prenotate è stato cancellato. Inoltre, la metà dei turisti presenti lasciato i resort. La notizia è stata riferita dal capo della Camera per il Turismo dell’area, Hussein Fawzy. Precedentemente, in una dichiarazione pubblicata sul giornale egiziano “el Shuruk”, aveva parlato di “un calo dell’80% dei turisti stranieri che frequentano Sharm el Sheik”.

Pier Ezhaya, vice presidente di Astoi Confindustria Viaggi, ha dichiarato: “Se sono bloccati i voli da Russia e Gran Bretagna è ovvio che gli alberghi siano vuoti. Consideriamo che per la zona il mercato russo è enorme: si parla di 3 milioni di persone l’anno. Gli inglesi non sono da meno, siamo sul milione”. Per quanto riguarda gli italiani la situazione è diversa. Senza indicazioni contrarie della Farnesina la meta continua ad essere operativa, i voli continuano a partire e i turisti stanno trascorrendo le loro vacanze nei resort scelti. Secondo le stime del ministero del Turismo, il Paese nord-africano è destinato a perdere 2,2 miliardi di lire locali in valuta pregiata al mese, equivalenti a 254 milioni di euro, per i mancati arrivi di visitatori stranieri. Il settore turistico contribuisce per circa l’11,3% al PIL dell’Egitto e per il 14,4% alle riserve in valuta estera.

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