La pizza candidata italiana a Unesco

La candidatura della pizza a patrimonio immateriale dell’umanità tutela un settore che vale 10 miliardi di euro.

Pizza MargheritaL’arte dei pizzaiuoli napoletani”, sarà l’unica candidatura Italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco. Lo ha deciso all’unanimità la Commissione nazionale italiana per l’Unesco su proposta del Ministero dell’Agricoltura e con il sostegno del Ministero degli Esteri, dell'Università, dell’Ambiente, dell’Economia.

La pizza è stata scelta perché rappresenta l’Italia in tutto il mondo. Il ministro Maurizio Martina ha commentato: “Proseguiamo a valorizzare il made in Italy dopo il grande successo di Expo”. Il 14 aprile la candidatura sarà ufficializzata alla sede Unesco a Parigi e poi inizierà una lunga campagna elettorale per il voto finale previsto nel 2017. Sono almeno 100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana.  Non è un caso che oggi il 39% degli italiani ritiene che la pizza sia il simbolo culinario dell’Italia secondo un sondaggio della Coldiretti. La pizza è la parola italiana più conosciuta all’estero, secondo un sondaggio on line della Società Dante Alighieri. Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, ha dichiarato: “La candidatura della pizza a patrimonio immateriale dell’umanità tutela un settore che vale 10 miliardi di euro ma soprattutto un simbolo dell’identità nazionale”. Ogni settimana in Italia si sfornano circa 56 milioni di pizze per un totale di tre miliardi di pizze all’anno. E’ quello che emerge da un rapporto pubblicato da Federazione Italiana Pubblici Esercizi(Fipe).

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