Ocse: Cuneo fiscale Italia al 49%

Il rapporto Taxing Wages dell'Ocse colloca l'Italia al quarto posto per il prelievo sui salari.

Lavoratori dipendentiL’Italia al 4° posto della classifica Ocse per peso fiscale sui salari a causa del cuneo fiscale che ha raggiunto il 49% nel 2015. L’aumento è di 0,76 punti percentuali rispetto al 2014. Secondo il rapporto “Taxing Wages 2016”, dopo esser cresciuto ininterrottamente dal 2011, il peso del fisco sui salari dei lavoratori dell’area Ocse è rimasto fermo al 35,9%.

Al primo posto resta il Belgio con il 55,3%(-0,3 punti), davanti ad Austria(49,5%, +0,09) e Germania(49,4%, +0,2). L’Ungheria condivide la quarta posizione insieme al nostro Paese. L’incremento segnato dall’Italia è il secondo maggiore dell’Ocse, alle spalle del Portogallo(42,1%, +0,86). Secondo le rilevazioni dell’Ocse, in particolare, il peso del cuneo fiscale è cresciuto di quasi un punto percentuale sia per i single, sia soprattutto per le famiglie. L’Italia figura al 15esimo posto per costo totale del lavoro(54.484 dollari per dipendente single a parità di potere d’acquisto) e al 19esimo per salario lordo con 41.250 dollari. Espresso in valuta nazionale, il salario medio lordo italiano risulta di 30.710 euro, con un incremento dell’1% sul 2014, pari all’aumento della tassazione sul reddito. I Paesi con il fisco più benevolo per il salario medio del lavoratore single e senza figli sono il Cile(cuneo al 7%), la Nuova Zelanda(17,6%) e il Messico(19,7%).

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