A Napoli trionfa De Magistris

Il sindaco riconfermato per la seconda volta, ma il vero vincitore è l'astensionismo. Renzi è stato determinante nella vittoria di De Magistris?

Luigi De Magistris“Farò il sindaco di Napoli h24 dal 2016 al 2021”. E’ la promessa di Luigi de Magistris confermato sindaco di Napoli. L’ex magistrato ha stravinto il ballottaggio, come già accaduto nel 2011. Il candidato del centrodestra, Gianni Lettieri, è stato doppiato. De Magistris è stato votato da 185.907 elettori con una percentuale del 66,85%, mentre l’imprenditore Lettieri ha raccolto solo 92.174 voti con una percentuale del 33,15%.

De Magistris ha dichiarato: “Napoli diventerà una forza politica nazionale e internazionale. Questo dato ci riempie di responsabilità. Quello che abbiamo fatto va molto oltre l’amministrazione di una città. Abbiamo dimostrato che si può governare con le mani pulite, fuori dal sistema e resistendo anche a ogni forma di attacco. Abbiamo vinto contro tutti”. Il successo del sindaco uscente era abbastanza scontato, non tanto per il lavoro fatto nei cinque anni ma per la mancanza di alternative credibili. Io avevo già previsto il risultato(ballottaggio compreso) due mesi fa. Lettieri ha sbagliato nuovamente la campagna elettorale, affidandosi a dilettanti della comunicazione che gli hanno fatto perdere una marea di voti.

Alla fine i napoletani sono stati costretti a scegliere tra un minestra riscaldata e una fredda. Si è optato per la “pietanza” meno schifosa. De Magistris ha lavorato male, ma è stato salvato dall’entrata in gamba tesa su Bagnoli del premier Matteo Renzi. Il fuffatore toscano è stato capace di far “risorgere” un sindaco in forte calo di consenso. Ormai è chiaro che a Napoli il renzismo non “tira”, basta vedere il risultato ottenuto dal Partito Democratico al primo turno. Alla fine i veri vincitori del ballottaggio sono i non votanti. Al primo turno sono andati alle urne il 54,11% degli aventi diritto, mentre la percentuale dei votanti al ballottaggio è stata dal 35,96%. Un crollo del 18,15%. Questo dato dovrebbe far riflettere. Come mai c’è stata questa alta percentuale di non votanti?

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