L’invasione delle tenebre

Di Glenn Cooper e pubblicato da TEA, "L’invasione delle tenebre" è un thriller fantascientifico dai ritmi serrati che conclude la triologia Dannati.

L'invasione delle tenebreL’invasione delle tenebre” è un libro di Glenn Cooper e pubblicato da TEA. Nato a White Plains nel 1953, ha una laurea in archeologia e medicina, ed è stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts. A dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. Grazie al clamoroso successo della trilogia della Biblioteca dei Morti, si è imposto anche come autore di bestseller internazionali.

Questo testo dovrebbe essere l’ultimo capitolo della trilogia Dannati”. Il secondo libro si era concluso con il ritorno sulla Terra di Emily Loughty e John Camp. Non tutto è filato liscio: i passaggi tra di due mondi non solo rimangono sempre aperti, ma si sono moltiplicati e sono in continua espansione, trasportando tutte le persone presenti nei paraggi all’Inferno e viceversa. Le strade sono piene di Dannati ed Erranti, le forze dell’ordine non sanno cosa fare, e tante persone innocenti si ritrovano improvvisamente dall’altra parte. John Camp ed Emily Loughty sono i soli a sapere come fermare quest’ondata di barbarie. Devono rintracciare Paul Loomis, l’unico scienziato in grado di chiudere per sempre le Porte delle Tenebre. C’è, però, un piccolo problema: l’uomo è morto sette anni prima e si trova all’Oltre. In questo viaggio di ritorno all’Inferno John ed Emily saranno accompagnati dai SAS e da Kyle Camp, fratello di John.

I nostri eroi dovranno ritrovare lo scienziato Loomis, che nel frattempo è diventato consulente di Stalin, ma hanno anche il compito di cercare i tecnici del MAAC, una classe di studenti e un numero imprecisato di londinesi scomparsi da qualche parte all’Inferno. Era partito meglio degli altri questo libro, la speranza era sul filo del rasoio, ma dopo 400 pagine di visto e rivisto e quasi niente, mi aspettavo molto di più. Il finale mi ha lasciato un po’ interdetto e, credetemi, ho dovuto rifletterci su per capire che era l’unico possibile in comunione con l’intera storia. Alla fine lo scrittore lascia aperto lo spazio per un quarto capitolo, ma mi auguro che non sia così. Conclusioni? Non ricorderò con grande affetto questa trilogia. Solo il primo libro ho apprezzato per l’originalità di un nuovo Inferno diverso da quello dantesco in cui personaggi di epoche diverse si affrontano in un’eterna battaglia.

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