Maria Elena Boschi a Napoli per il Sì al referendum

La bella ministra è intervenuta a Napoli in occasione dell’apertura della campagna referendaria per il si. Tra una fuffata e l'altra, la Boschi ha attaccato anche Travaglio. Guarda il video.

Maria Elena BoschiOggi(9 luglio) è stata una giornata afosa a Napoli. A renderla più infuocata ci ha pensato il ministro Maria Elena Boschi, che è venuta nel capoluogo campano per la presentazione del Comitato del sì al Referendum costituzionale. All’evento era presente anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in compagnia del figlio Piero. Quest’ultimo è stato nominato coordinatore scientifico del comitato per il Sì al referendum.

Nel Partito Democratico fanno tutto in famiglia. Non voglio parlare della dinastia De Luca, ma delle fuffate in libertà della pucchiacca toscana. Prima di andare avanti, facciamo una breve premessa. Martedì scorso(5 luglio), Marco Travaglio ha parlato della riforma costituzionale nell’ultima puntata di “Ballarò”. Secondo il direttore de “Il Fatto Quotidiano” ci sarebbero 35 punti inaccettabili. L’ultimo punto riguarda la partecipazione popolare che viene rasa al suolo dalla riforma renziana. Oggi per presentare una legge di iniziativa popolare bastano 50 mila firme; in futuro ne occorreranno 150 mila. Travaglio ha parlato anche del referendum abrogativo dicendo una mezza verità.

MARCO TRAVAGLIO - 5 PUNTI INACCETTABILI RIFORMA COSTITUZIONALE

Cosa rende inaccettabile questa #riforma? Marco Travaglio lo spiega in #5punti. #LaForzaDiDireNo #ReferendumCostituzionale #IoVotoNo

Pubblicato da Referendum Costituzionale Comitato per il NO su Giovedì 7 luglio 2016

La Boschi ha preso la palla al balzo per attaccare il noto giornalista. La bella ministra ha dichiarato: “Ho sentito in televisione un noto giornalista, Marco Travaglio, ascoltato da molte persone dire che se passa la riforma costituzionale ci vogliono 800 mila firme per fare i referendum abrogativi, ma questo non è vero”. Come stanno le cose? Il quorum che rende valido il risultato di un referendum abrogativo resta sempre del 50%+1 degli aventi diritto, ma se i cittadini che propongono la consultazione sono 800 mila, invece che 500 mila, il quorum sarà ridotto: basterà che vadano a votare il 50%+1 dei votanti all’ultima tornata elettorale alla Camera.

Quella sul referendum abrogativo è l’unica mezza verità detta dalla Boschi. La ministra, infatti, ha fatto un discorso da libro cuore abbellito con la tipica fuffa renziana. La pucchiacca del PD ha detto: “Gli italiani devono votare Sì al Referendum di ottobre per fare in modo che il paese venga proiettato verso il futuro, apportando riforme che saranno utili anche nel quotidiano, dando vita a una riforma che cambia nell’immediato le nostre vite”. Una domanda sorge spontanea: come cambieranno le nostre vite? In meglio o in peggio? Invece di andare all’Hotel Mediterraneo tra i suoi seguaci, la Boschi dovrebbe confrontarsi in piazza con la gente comune. Sogno troppo? Effettivamente la bocca a cuoricino(foto) della ministra fa perdere la testa.

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