Testimone inconsapevole

Di Gianrico Carofiglio e pubblicato da Sellerio, "Testimone inconsapevole" è un giallo a tutti gli effetti, che ci fa conoscere i meccanismi della giustizia con gli occhi dell’avvocato Guerrieri.

Testimone incosapevoleTestimone inconsapevole” è un libro di Gianrico Carofiglio e pubblicato da Sellerio. L’autore è nato a Bari nel 1961. Magistrato dal 1986, ha lavorato come pretore a Prato, Pubblico Ministero a Foggia e come Sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Bari. È stato eletto senatore per il Partito Democratico nel 2008. “Testimone inconsapevole” arriva in libreria nel 2002 ed è la prima opera dello scrittore-magistrato barese.

Questo è forse il primo legal thriller veramente italiano, scritto da un avvocato che racconta di avvocati veramente italiani e di giudici veramente italiani in vere aule di giustizia italiane. Il racconto di Carofiglio dipana il suo intreccio in un’aula di tribunale seguendo passo dopo passo il lavoro di una Corte d’Assise, con i giudici, gli avvocati di difesa e di parte civile, la giuria popolare e il pubblico accusatore. Il libro parla di Guido Guerrieri, avvocato che esercita presso il tribunale di Bari, chiamato a difendere Abdue Thiam, colpevole prima di aver rapito un bambino e poi di averlo ucciso per asfissia. Così può sembrare un libro tecnico che annoia. Non è così. La parte iniziale del libro parte con i problemi di Guido, costretto ad affrontare la separazione dalla moglie Sara.

Carofiglio racconta benissimo le difficoltà e il travaglio psicologico del protagonista. L’incontro con Abdue è un’ancora di salvezza per l’avvocato Guerrieri. Il processo, infatti, diventa un’occasione di rinascita per entrambi, un percorso ad ostacoli verso la ricerca della verità. La vita privata dell’avvocato rimane al centro dell’attenzione anche durante la fase processuale, grazie all’entrata in scena di Margherita, una nuova vicina di casa che ha lottato contro la dipendenza dall’alcol. Questa mossa è stata fatta per rendere il libro più scorrevole e meno tecnico. Nell’arringa finale del processo, ho trovato superba la disquisizione fra vero e verosimile fatta dall’avvocato Guerrieri, così come ho apprezzato lo stratagemma delle 8 foto(leggete il libro è capirete).

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