Il giornalismo in Italia è morto?

L'Ordine dei Giornalisti è intervenuto dopo le aggressioni ricevute da alcuni cronisti a Palermo durante la manifestazione del Movimento 5 Stelle? Perchè i giornalisti non sono più apprezzati?

Articolo acchiappa click di GiornalettismoMomenti di panico, delirio e caos all’arrivo di Virginia Raggi al Foro italico di Palermo per la manifestazione Italia Cinque Stelle. Questo almeno è quello che hanno scritto la stragrande maggioranza dei media italiani. Cosa è successo?

I giornalisti si sono avvicinati per fare delle domande al sindaco di Roma, ma il cordone intorno a lei lo hanno impedito, mentre gli attivisti hanno urlato “Buffoni” e “Venduti”. Qualche cronista è stato strattonato e preso a schiaffi da un paio di persone esasperate. Giornalettismo, un giornale online filo renziano, ha subito preso la palla a balzo per diffondere su Facebook un articolo acchiappa click(foto). Cosa si aspettavano i giornalisti alla festa dei 5 Stelle dopo stupro mediatico fatto nelle ultime settimane? Caramelle e cioccolatini? L’astio verso i giornalisti è il risultato del pessimo lavoro fatto da alcune mele marce che stanno rovinando il mestiere più bello del mondo. In fondo ci sarà un motivo se il nostro Paese è al 77esimo posto per libertà di stampa.

L’onesta intellettuali dei giornalisti è ai minimi storici, senza contare che alcuni si autocensurano per non avere problemi e “leccano” il potente di turno. In pratica, molti giornalisti sono diventati dei vassalli, ovvero coloro che, in qualità di concessionari, ricevono dal sovrano l’affidamento di incarichi. Dopo le aggressioni fisiche e verbali ai giornalisti durante la kermesse del Movimento 5 Stelle a Palermo, l’Ordine dei Giornalisti avverte che si passerà alle denunce dei responsabili e offre copertura legale ai colleghi insultati. Perché l’OdG non risolve il problema cacciando i giornalisti non professionali? In Italia c’è un giornalista ogni 550 persone, una cifra sproporzionata rispetto ai posti di lavoro disponibili in un settore in crisi come l’editoria. Non sarebbe il caso di introdurre il numero chiuso?

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