L’immunoterapia per sconfiggere i tumori?

L'immunoterapia, che utilizza il sistema immunitario come arma decisiva per contrastare i tumori, continua a rivelarsi efficace nel trattamento di un numero sempre maggiore di neoplasie.

L’immunoterapia per sconfiggere i tumoriIl tumore è la malattia del ventunesimo secolo e sempre più persone vengono colpite da questo brutto male. Ogni giorno in Italia circa 1.000 persone ricevono la diagnosi di tumore. Al momento non esiste una cura definitiva contro il cancro, ma in futuro potrebbe arrivare il vaccino universale. Nel frattempo la ricerca fa passi avanti per allungare la vita dei malati.

Il sistema immunitario è da tempo al centro dell’attenzione dei ricercatori per capire il modo in cui interagisce con le cellule tumorali e, quindi, il ruolo che può svolgere nella lotta contro il cancro. In tempi recenti, l’immunoterapia antitumorale ha raggiunto risultati di grande rilievo tant’è che si parla dell’immuno-oncologia come la terza ondata importante nella cura dei tumori dopo la chemioterapia e la terapia a bersaglio molecolare. Le terapie immuno-oncologiche attivano il sistema immunitario, mettendolo nella condizione di riconoscere e attaccare le cellule tumorali, come anche di tenerne sotto controllo la crescita talvolta per molti anni dopo la sospensione della terapia. Le terapie immuno-oncologiche hanno già ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio e sono disponibili per il trattamento dei pazienti con melanoma metastatico e carcinoma polmonare non a piccole cellule.




Negli ultimi mesi la sperimentazione è andata avanti. L’immunoterapia, infatti, si è rivelata efficace anche contro i tumori della testa e del collo, del rene, della vescica, mielomi e alcuni linfomi. Una svolta confermata dalla mole di studi e dati presentati al Congresso della Società europea di oncologia medica(Esmo). Lo studio CheckMate-141 ha dimostrato che la molecola immunoterapica Nivolumab abbia stabilizzato i sintomi nei pazienti con un tumore particolarmente grave come quello del testa-collo recidivo o metastatico. Il tempo medio per il deterioramento dello stato di salute è quasi triplicato, con 9,1 mesi contro 3,3 mesi con altre terapie. Meno tossica della chemioterapia, l’immunoterapia è oggi ancora più efficace grazie alle combinazioni tra molecole. Il mix di due immunoterapici(Nivolumab e Ipilimumab) ha portato ad esempio a risultati importanti contro il cancro al rene: il 70% dei pazienti con tumore al rene metastatico trattati con la combinazione è infatti vivo a due anni, come dimostrano i risultati aggiornati dello studio CheckMate-016.

L’immunoterapia rappresenta la svolta nel trattamento dei tumori, aprendo però al contempo il problema degli alti costi dei nuovi farmaci. Francesco Cognetti, direttore dell’Unità Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, ha dichiarato: “Costi che sul lungo periodo vengono in vari casi ammortizzati dai risparmi per i Servizi sanitari in termini di minori cure e complicanze”. Attualmente in Italia i costi per farmaci oncologici hanno raggiunto i 2,9 miliardi di euro. Il nostro Paese spende meno per i farmaci anticancro rispetto a Germania(6,2 mld) e Francia(4,2 mld) e ottiene guarigioni superiori in neoplasie frequenti come quelle del seno, del colon-retto e della prostata. Gli oncologi chiedono al governo Renzi di rendere disponibili le nuove terapie contro il cancro anche in Italia in tempi brevi. Servono risorse per la Sanità e velocizzare i tempi di registrazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco. L’associazione italiana malati di cancro, parenti e amici(AIMaC) ha scritto un interessante articolo sull’immunoterapia.

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