Cgia: A novembre 55 miliardi di tasse

Il conto più salato alle imprese per l'Ires, seguono le ritenute su collaboratori e dipendenti. A un'impresa servono 30 giorni per pagare le tasse, la media dell'Eurozona è di 19 giorni.

A novembre 55 miliardi di tasseNovembre è il mese delle tasse. Tra l’IVA, gli acconti IRPEF, l’IRAP, l’IRES, le addizionali IRPEF e le ritenute di imposta l’erario incasserà 55,3 miliardi di euro. Lo afferma l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che stima lo sforzo fiscale di imprese, lavoratori dipendenti. In Italia il gettito tributario(imposte, tasse e tributi) supera i 490 miliardi di euro l’anno, che affluiranno nelle casse dell’erario a novembre e dicembre e già prima, a giugno e luglio.

L’imposta più “impegnativa” sarà l’IRES(Spa, Srl, Società cooperative, etc.) per un importo di 14,6 miliardi di euro. L’IVA versata dai lavoratori autonomi e dalle imprese ammonterà a 12,8 miliardi di euro. I collaboratori e i lavoratori dipendenti, attraverso i rispettivi datori di lavoro, “daranno” al fisco le ritenute per un importo di 11,5 miliardi di euro. L’acconto IRAP, invece, costerà alle aziende ben 6 miliardi di euro, mentre le ritenute IRPEF dei lavoratori autonomi e l’addizionale regionale IRPEF “peserà” in entrambi i casi 1 miliardo di euro. Paolo Zabeo, coordinatore della Cgia, ha dichiarato: “A causa di un sistema fiscale ancora troppo frammentato, nel nostro Paese sono necessari 30 giorni lavorativi per pagare le tasse. In altre parole, tra le code agli sportelli, il tempo perso per recarsi dal commercialista, per compilare moduli, registri e schede, le imprese italiane impiegano 240 ore all’anno per onorare gli impegni con il fisco”. Solo la Slovenia fa peggio di noi e Portogallo con 31 giorni. Tale soglia si abbassa a 27 in Germania, a 19 in Spagna, a 17 in Francia e addirittura a 10 in Irlanda. La media dell’area euro è di 19 giorni.

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