I record del Napoli e i 5 punti in meno rispetto all’anno scorso

La vittoria di Bologna conferma che il Napoli è diventata una squadra corsara dopo l'infortunio di Milik. In casa invece le cose vanno meno bene. Mister Sarri troverà la soluzione per tornare a volare anche al San Paolo?

I record del NapoliIl Napoli esagera a Bologna, vincendo 1-7 e scavalcando al secondo posto la Roma, almeno sino a martedì sera quando i giallorossi affronteranno la Fiorentina allo stadio Olimpico. Triplette per Mertens ed Hamsik, sempre più vicino al primato di sempre in azzurro di Maradona, 109 reti contro 115. In gol anche Insigne.

Il Napoli non aveva mai vinto con un risultato così ampio lontano dal San Paolo. E non aveva nemmeno mai segnato più di 5 gol in trasferta. Con i 7 gol di Bologna, i partenopei stabiliscono un nuovo record in Serie A: nessuna squadra aveva segnato 55 reti dopo 23 giornate di campionato. Tutto bene? Mica tanto. Il Napoli ha 5 punti in meno rispetto alla scorsa stagione. La squadra di Sarri ha 3 punti di ritardo dalla prima in classifica. Il divario rischia di salire a 9 se la Juventus batte l’Inter questa sera e il Crotone nel recupero della 18esima giornata di mercoledì. Dove ha perso punti il Napoli? In casa. La squadra di Sarri ha ottenuto “solo” 27 punti su 36 disponibili, 5 in meno rispetto allo score della passata stagione. L’anno scorso il Napoli pareggiò contro la Sampdoria alla seconda giornata e la Roma alla 16esima, mentre quest’anno i partenopei hanno perso contro i giallorossi e steccato contro Lazio, Sassuolo e il modesto Palermo.

E le altre due in lotta per lo scudetto? Juventus ha fatto 33 punti su 33 allo Juventus Stadium mentre la Roma 30 su 30 all’Olimpico. La sconfitta contro la squadra di Spalletti ci può stare e forse pure il pareggio con la Lazio(grazie alla papera di Reina), quello che “peseranno” alla fine sono i punti buttati contro Sassuolo e Palermo. Questi 4 punti, insieme ai 2 buttati a Pescara nella prima giornata di campionato, rischiano di far saltare il “sogno” tricolore e forse pure il secondo posto. Quando è arrivato il mal di casa? Dopo l’infortunio di Milik. Nelle prime sette giornate di campionato il Napoli aveva giocato 3 volte in casa conquistando 9 punti. In trasferta invece c’erano stati problemi: solo 5 punti su 12 disponibili. L’emergenza in attacco ha causato la metamorfosi: da squadra schiacciasassi al San Paolo a squadra micidiale in trasferta.

Dall’ottava alla 23esima giornata il Napoli ha giocato 9 volte al San Paolo e 7 in trasferta conquistando rispettivamente 18 e 16 punti. La media punti interna è scesa di un punto a partita(da 3 a 2), mentre quella lontano dal San Paolo è salita di 1,03 punti(da 1,25 a 2,28). La differenza di rendimento può essere spiegata solo con il cambiamento della punta centrale: Milik e Mertens sono attaccanti completamente diversi. Il polacco è forte fisicamente e abile di testa, due caratteristiche che fanno comodo quando si incontrano squadre che si chiudono. Il belga invece è rapido e salta l’uomo con facilità, due cose molto utili quando le avversarie lasciano spazi. Mister Sarri in rosa ora anche Pavoletti, un altro attaccante simile a Milik. La gara contro il Genoa di venerdì è la prova del nove. Quasi certamente la squadra di Juric verrà al San Paolo a fare le barricate e noi dobbiamo sfruttare la fisicità di Pavoletti(in attesa del recupero pieno di Milik) per scardinare la difesa genoana. Non sono più ammessi passi falsi, soprattutto al San Paolo.

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