Agcom boccia fatturazione ogni 28 giorni per rete fissa

Agcom contro la trasformazione del mese in 28 giorni per la rete fissa. Le compagnie telefoniche hanno tre mesi di tempo per adeguarsi.

Agcom boccia fatturazione ogni 28 giorni per rete fissaNegli ultimi mesi il mercato della telefonia ha subito profondi cambiamenti. Le compagnie hanno portato la fatturazione ogni 28 giorni anche per la rete fissa. E’ iniziato tutto con Vodafone, subito imitata da Wind lo scorso ottobre. Dal prossimo 1° aprile, anche le fatture Telecom non saranno più mensili ma verranno progressivamente emesse ogni 8 settimane. L’ultimo operatore rimasto sul mercato a proporre canoni Adsl e telefono con pagamento mensile era Fastweb, ma anche lei dal primo maggio si adeguerà al mese di 28 giorni.

La rimodulazione di massa è un grave danno per i consumatori, visto che pagheranno un canone in più durante l’anno, assicurando così alla società maggiori guadagni. Il cartello delle compagnie telefoniche è stato fatto senza che nessuno intervenisse. Su questa incresciosa vicenda è intervenuta finalmente l’Agcom. “L’unità temporale per la cadenza di rinnovo e fatturazione dei contratti di rete fissa deve essere il mese, affinché l’utente possa avere la corretta percezione del prezzo offerto da ciascun operatore e la corretta informazione sul costo indicato in bolletta per l’uso dei servizi”. Inizia così la delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni pubblicata lo scorso 24 marzo.

Qualcosa si muove quindi, anche se le compagnie telefoniche hanno già annunciato un ricorso al TAR, tramite la propria associazione Asstel. La difesa è tragicomica. Secondo gli operatori, infatti, l’utente è tutelato a sufficienza grazie al diritto di recesso, che può esercitare entro 30 giorni dopo aver ricevuto notizia che la propria offerta passa da tariffazione mensile a quella a 28 giorni. Una domanda sorge spontanea: il cliente come può recedere se anche le altre compagnie telefoniche propongono la tariffa a 28 giorni? Ora gli operatori hanno un periodo di 90 giorni per adeguarsi alle nuove regole, in attesa del responso del ricorso di Asstel. Per quanto riguarda invece la telefonia mobile, Agcom ha previsto che la cadenza non possa essere inferiore ai 28 giorni.

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