UPB: Reddito di inclusione è limitato

L’estensione della platea dei beneficiari del reddito di inclusione potrebbe risultare ancora limitata rispetto al numero dei nuclei in povertà assoluta.

Reddito di inclusioneIl reddito di inclusione è una lotteria per i poveri? Questo è quello che scrivevo il mese scorso quando il governo Gentiloni ha firmato il Memorandum per il Rei. Il motivo? Le risorse sono ancora insufficienti a determinare il fatto che sia un processo universale. Il Rei è solo un primo passo, ma non risolve il problema povertà in Italia.

“L’estensione della platea dei beneficiari del reddito di inclusione potrebbe risultare ancora limitata rispetto al numero dei nuclei in povertà assoluta”. E’ quello che afferma l’UPB, l’Ufficio parlamentare di bilancio. Dal rapporto “Annuario statistico italiano 2016”, pubblicato dall’Istat alla fine del 2016, risulta che le famiglie in condizione di povertà assoluta sono 1.582.000, per un totale di 4.598.000 persone(il 7,6% della popolazione residente). Per il Rei il Def stanzia 1,2 miliardi nel 2017 e 1,7 nel 2018 a favore di 400.000 famiglie. Nel Rapporto sulla programmazione di bilancio 2017 le stime del gruppo del ministro del Lavoro quantificano tra 5 e 7 miliardi di euro il costo di una misura in grado di risollevare la totalità delle famiglie in povertà assoluta. Dal 2008 al 2015 in Italia gli individui a rischio di povertà sono aumentati di 2,2 punti percentuali passando dal 6,8% al 9% della popolazione totale, un dato inferiore solo a quelli di Spagna e Grecia. La crescita dell’incidenza della povertà in Italia, seguendo le tendenze medie riscontrate nei paesi europei, ha riguardato in prevalenza la popolazione con età inferiore a 18 anni(+4 punti percentuali, al 13,3%) e i soggetti che abitano in case in affitto (+4,8 punti, al 17%). Il problema povertà potrebbe essere più grave di quello che si pensa. Il Centro studi di Unimpresa scrive che sono oltre 9,3 milioni gli italiani a rischio povertà.

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