Quella vita che ci manca

Di Valentina D'Urbano e pubblicato da TEA, "Quella vita che ci manca" è un romanzo ambientato in un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato "la Fortezza".

Quella vita che ci mancaQuella vita che ci manca” è un libro di Valentina D’Urbano e pubblicato da TEA. Valentina D’Urbano è nata a Roma ed è una scrittrice e illustratrice per l’infanzia. Si è diplomata allo IED in illustrazione e animazione multimediale. Nel 2010 vince la prima edizione del torneo letterario “IoScrittore” organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. “Il rumore dei tuoi passi”, suo libro d’esordio, è stato un vero e proprio caso editoriale. “Quella vita che ci manca” è il terzo romanzo della scrittrice romana. Il libro è stato pubblicato nel 2014.

Quella vita che ci manca” è il secondo libro che leggo di Valentina D’Urbano. Il romanzo è ambientato in un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato “la Fortezza”. Questo significa che l’ambientazione è la stessa de “Il rumore dei tuoi passi”. Tra l’altro, in quest’opera la scrittrice menziona un paio di volte i due protagonisti(Beatrice e Alfredo) del suo primo libro. La famiglia Smeraldo è composta da una madre e quattro figli(tutti con padri differenti) ed è una delle tante squattrinate famiglie che vive alla “Fortezza”, occupando un appartamento freddo e inospitale. Non hanno idea di che cosa sia la stabilità economica. Non c’è giorno in cui non debbano lottare per non lasciarsi scappare quel poco che hanno. Alan e Valentino sono gli uomini di casa e per questo devono cercare di proteggere anche Anna, la mamma e Vadim, in apparenza ventiquattrenne, in realtà neanche dodicenne a causa di un ritardo mentale e intellettivo.

Alan e Valentino si sentono persi, credono di avere il germe della “Fortezza”, non tentano più nemmeno di uscire dal vortice dell’autodistruzione. “Se non hai un lavoro te lo devi inventare”. Questo è quello che diceva sempre il padre di Valentino. Così, i fratelli Smeraldo un lavoro se l’erano inventato, ed era il lavoro di tutti quelli come loro. Quelli che vivevano alla Fortezza. Un giorno però Valentino incontra Delia, una ragazza di Trieste trasferitosi a Roma per un concorso. Il primo incontro è tragicomico, ma poi tra i due nasce qualcosa che rischia di mettere in crisi il legame tra Valentino e Alan. “Quella vita che ci manca” è un romanzo sull’amore, spietato come solo quello tra fratelli può essere. E sull’unico altro amore che possa competere, quello che irrompe come il buio in una stanza piena di luce, quello tra un ragazzo e una ragazza, contro tutto e tutti. S’intrecciano tante storie in questo libro, molto particolare la descrizione dei comportamenti e dello stile singolare che ostentano molti degli abitanti del quartiere in cui abitano i protagonisti. Tutto bene? Mica tanto. Questo libro è stata una delusione rispetto a “Il rumore dei tuoi passi”. In alcuni passaggi sembrava quasi di leggere un libro di Federico Moccia. Valentina D’Urbano può fare di meglio.

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