UE stoppa Renzi sul deficit

Chiusura netta all'idea di Matteo Renzi di portare l'indebitamento netto al 2,9% per cinque anni. Il motivo? E' fuori dalla regole di bilancio.

Matteo Renzi“Ritorno per 5 anni ai parametri di Maastricht con deficit al 2,9%”. Questa è la proposta di Matteo Renzi contenuta nel suo libro “Avanti”, in uscita la prossima settimana. In questo modo l’Italia avrebbe a disposizione almeno 30 miliardi di euro per i prossimi anni per ridurre la pressione fiscale e rimodellare le strategie per la crescita.

Tutto bello, peccato che oggi è arrivato lo stop da parte dell’Unione Europea. Il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha dichiarato: “Un deficit al 2,9% per i prossimi 5 anni sarebbe fuori dalle regole di bilancio, non è una decisione che un Paese può prendere da solo”. Il politico olandese ha aggiunto: “Sono sempre aperto a rendere le regole più efficienti, ma non possiamo unilateralmente dire che le regole non sono per me quest’anno e per i prossimi 5”. In poche parole fa capire che quella di Renzi è l’ennesima baggianata elettorale. Anche il commissario UE, Pierre Moscovici, commenta la proposta dell’ex premier italiano e ammonisce: “Interesse dell’Italia è ridurre deficit e debito”. Non si è fatta attendere la replica di Renzi. Il segretario del Partito Democratico ha dichiarato: “La proposta sul deficit al 2,9% nella prossima legislatura la discuteremo, ha uno spessore di cinque anni, non possiamo dare questa responsabilità a Gentiloni. Quando la proposta verrà fuori sarà compatibile con le regole UE”. L’ex premier ha aggiunto: “Ma è possibile che l’Europa ci dica cosa fare e poi non è in grado di mantenere gli impegni per la ricollocazione dei migranti? Inizino anche loro a far rispettare agli Stati membri i propri impegni”.

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