Farmacie e ospedali senza antitetanica

Manca l'antitetanica in Italia in farmacie e ospedali. E' quello che emerge da un servizio di "Striscia la Notizia". Intervine l'Agenzia Italiana del farmaco.

AntitetanicaIl diritto alla salute resta più importante di quello all’istruzione. Con questa frase i politicanti hanno giustificato l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. Tutto bene? Mica tanto. Nelle farmacie da mesi non si trova l’antitetanica. Anche negli ospedali la situazione è disperata. E’ quello che emerge da un servizio di Luca Abete per “Striscia la Notizia”.

L’inviato ha cercato l’antitetanica in alcune farmacie della Campania, ma il medicinale risulta non disponibile da mesi. Il problema non è limitato solo a questa regione, ma in tutta Italia è difficile trovare l’antitetanica. Abete ha provato a recarsi in pronto soccorso alla ricerca del medicinale, ma anche l’ospedale non ne era fornito. Che fare in caso di ferite con ferri arrugginiti? Senza il medicinale l’unica alternativa è andare in Chiesa e chiedere un miracolo al Signore. Un paese che non riesce a garantire un semplice farmaco salvavita, secondo voi, può definirsi civile? Il “caso” sollevato da Striscia ha fatto muovere le autorità competenti. La mancanza dell’antitetanica compare in effetti nella lista di quelli per i quali ci sono problemi di approvvigionamento. La situazione più complessa riguarda la disponibilità di immunoglobuline.

L’Agenzia Italiana del farmaco ha già dato le autorizzazioni per le importazioni in deroga dall’estero. La carenza di sangue e conseguentemente di plasma ha causato una riduzione della produzione di vaccino e imminoglobuline. Queste ultime vengono utilizzate, ad esempio, quando ci si ferisce. Il micro-organismo responsabile del tetano è presente diffusamente nel terreno, specie in quello contaminato da feci di animali. La penetrazione nel corpo delle spore tetaniche avviene attraverso ferite anche banali e la malattia che si sviluppa è molto grave. I sintomi sono contratture e paralisi spastiche dei muscoli che, nei casi più gravi, possono portare anche al decesso, e comunque a lunghi ricoveri in ospedale.

Pubblicato da Luca Abete - official page su Lunedì 6 novembre 2017

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