A ottobre 15 miliardi di euro alle banche?
A fine maggio sono iniziati gli stress test per le banche dell’Unione Europea per accertarne rischi e requisiti di capitali. I risultati verranno pubblicati in ottobre. Gli stress test sono condotti dall’Autorità Bancaria Europea(EBA) e dalle autorità di vigilanza nazionali degli Stati membri, in stretta collaborazione con il Comitato europeo per il rischio sistemico(ESRB), la Banca Centrale Europea(BCE) e la Commissione Europea. Le banche italiane sotto osservazione sono 15:
- Carige
- Monte dei Paschi di Siena
- Piccolo Credito Valtellinese
- Banca Popolare di Milano
- Intesa San Paolo
- Mediobanca
- Unicredit
- Banca popolare dell’Emilia Romagna
- Banca Popolare di Sondrio
- Banca popolare di Vicenza
- Banco Popolare
- Credito Emiliano
- Iccrea Holding
- Unione Banche Italiane
- Veneto Banca
Che succede se una delle banche non supera gli stress test? A pagare sarà il pubblico. Non lo dico io, ma il capo della vigilanza delle Banche europee Danièle Nouy. La donna ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di soldi di ombrelli pubblici, definiti chiaramente a livello nazionale. Chiedo agli Stati di onorare i forti impegni presi in merito alla costituzione di fondi per proteggere le banche. Ombrelli che rispondono subito in caso di crisi”. I banchieri vogliono un punto di PIL per regalarlo agli istituti in difficoltà. Quanti soldi sono? Circa 15 miliardi di euro. Chi pagherà? I contribuenti con nuove tasse e non è da escludere un prelievo forzoso dai conti correnti. Di seguito potete vedere il servizio del programma “La Gabbia” di Filippo Barone.
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