Scoppia la psicosi Ebola. In arrivo vaccino?

Sono numeri da brivido quelli diffusi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sul virus Ebola. Come mai la psicosi scoppia solo ora?

Vaccino contro l'Ebola887 morti e oltre 1.600 contagiati. Sono numeri da brivido quelli diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) sul virus Ebola, che sta mietendo centinaia di vittime nell’Africa Occidentale. Le vittime sono 358 in Guinea, 255 in Liberia, 273 in Sierra Leone e 1 in Nigeria. Il virus Ebola rischia diventare come l’influenza suina: un business per le case farmaceutiche.

Fino ad ieri sapevamo che non c’era nessuna cura, ora viene fuori che ci sono ben 4 vaccini testati sugli animali. Uno è stato testato con successo nel 2010 per persone già colpite dal virus. Ma non finisce qui. Le condizioni di Kent Brantley, il medico americano contagiato dal virus Ebola in Liberia e da sabato arrivato in volo negli Stati Uniti, stanno migliorando. Al medico è stato somministrato un siero sperimentale quando era ancora in Liberia. Brantley ha ricevuto anche una trasfusione di sangue da un ragazzo 14enne che lui stesso aveva curato prima di ammalarsi. L’epidemia di Ebola è cominciata all’inizio del 2014 in Guinea, poi si è diffusa in Liberia e Sierra Leone. Nell’ultima settimana ci sono stati anche due casi in Nigeria.

Perché la psicosi scoppia solo ora? La risposta è facile. A settembre negli Stati Uniti inizieranno i primi test sull’uomo di un vaccino contro il virus Ebola. Come è iniziata l’epidemia? Trasmessa forse dai pipistrelli, l’infezione si trasmette tra gli esseri umani tramite il contatto con i fluidi corporei, come sangue o secrezioni, anche nel caso di persone morte. L’Ebola si manifesta con febbre alta, diarrea, vomito, affaticamento e talvolta emorragie. Come fermare la diffusione del virus? Bastano misure igieniche di base. John Oxford, un virologo della Queen Mary University di Londra, ha dichiarato: “Il virus Ebola si può uccidere con acqua calda e sapone. Il gel antisettico può eliminarlo in un secondo”. La soluzione più drastica è il blocco delle frontiere in Guinea, Liberia e Sierra Leone.

Commenti