Pagati 32,5 miliardi di debiti P.A.

Il monitoraggio al 30 ottobre 2014 mostra erogazioni agli enti debitori per 40,1 miliardi di cui 32,5 miliardi risultano già utilizzati per i pagamenti ai soggetti creditori.

Pagamento debiti delle Pubbliche Amministrazioni maturati entro il 31/12/2013Lo Stato ha erogato ad oggi 40,1 miliardi di euro alla pubblica amministrazione per sanare debiti arretrati. Ai creditori sono stati effettivamente pagati 32,5 miliardi. Lo comunica il Mef. Peccato che quel “sparaballe” di Renzi aveva promesso di saldare tutti i debiti entro il 21 settembre 2014.

Pochi giorni prima della scadenza, il nostro caro premier è andato da Bruno Vespa per dire che i creditori potevano andare in banca per riscuotere il credito(perdendoci l’1,6%). Alla scadenza del 31 ottobre 2014 risultavano registrate alla piattaforma di certificazione dei crediti 20.018 imprese che hanno presentato complessivamente 84.608 istanze di certificazione per un controvalore di circa 9 miliardi di euro. Ma torniamo alla comunicazione del Mef. Per il Ministero, l’erogazione di altri 5 miliardi di euro potrà esaurire il fabbisogno delle amministrazioni. Il governo ritiene dunque di poter presto chiudere il problema dei debiti pregressi, esaurendolo in poche settimane. Sarà vero? Il Mef scrive: “La vera sfida del governo è la riduzione generalizzata dei tempi medi di pagamento a 30 giorni, conducendo i casi patologici a una dimensione marginale da risolvere caso per caso”. Per conseguire questo obiettivo il governo ha messo in campo diversi strumenti. Tra questi i due più importanti sono:

- La fatturazione elettronica, obbligatoria nei confronti delle amministrazioni centrali dello Stato da giugno di quest’anno e obbligatoria per tutti gli altri enti da marzo 2015. Grazie alla fatturazione elettronica l’amministrazione centrale dello Stato potrà monitorare l’evoluzione del debito di tutte le amministrazioni centrali e locali, con la facoltà di intervenire nei casi patologici.

- L’introduzione della contabilità in forma economico-patrimoniale che, in via definitiva dal 2016, affiancherà la contabilità finanziaria degli enti territoriali a fini conoscitivi e di nuove regole di contabilizzazione che già dal primo gennaio 2015 consentiranno una chiara identificazione e registrazione contabile dei debiti e dei crediti esigibili. Questo sistema, più trasparente e comparabile, consente al Ministero dell’Economia e delle Finanze di individuare e aggredire comportamenti patologici delle singole amministrazioni.

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