Istat: Cresce spesa pensioni nel 2013

Più poveri i nuovi pensionati, con assegni fino a 3.000 euro in meno rispetto a chi era già in pensione nel 2012. Lo comunica l'Istat.

PensionatiNel 2013 la spesa per le pensioni è stata di 272.746 milioni di euro, in aumento dello 0,7% rispetto al 2012. Lo comunica l’Istat. L’incidenza della spesa sul PIL è cresciuta dello 0,22%: dal 16,63% del 2012 al 16,85% del 2013. I pensionati nel 2013 sono 16,4 milioni, in calo di circa 200 mila unità rispetto al 2012. Ognuno percepisce in media 16.638 euro all’anno, 323 euro in più rispetto al 2012.

Le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono assegni di importo medio pari a 13.921 euro contro i 19.686 degli uomini. Il 41,3% percepisce meno di 1.000 euro al mese, il 39,4% tra 1.000 e 2.000 euro, il 13,7% 2000-3000 euro, il 4,3% tra 3.000 e 5.000 euro e l’1,3% oltre i 5.000. I nuovi pensionati sono 559.634, mentre ammontano a 760.157 le persone che nel 2013 hanno smesso di esserne percettori(i cessati). Il reddito medio dei nuovi pensionati è di 13.152 euro, inferiore a quello dei cessati(15.303) e a quello dei pensionati sopravviventi(16.761), coloro cioè che anche nel 2012 percepivano almeno una pensione.

L’Istituto di statistica rileva come il 47,8% delle pensioni sia erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni centrali e il restante 31,8% nel Mezzogiorno. Nel rapporto si mette in evidenza come al Nord si concentri il 48,3% dei pensionati e il 50,6% della spesa complessiva. Il Centro assorbe il 21,4% della spesa per una percentuale di pensionati al 20,1% sul totale. Nel Mezzogiorno la percentuale dei pensionati risulta del 31,6% e la spesa assorbe il 28%. Il 24,9% dei pensionati ha meno di 65 anni, il 51% un’età compresa tra 65 e 79 anni e il 24,1% ha un’età compresa tra gli 80 e oltre. I due terzi dei pensionati(67,1%) sono titolari di una sola pensione, un quarto(25,1%) ne percepisce due, mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni.

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