Assopetroli: A dicembre per ogni litro di benzina il 64,45% del prezzo è finito allo Stato

A dicembre il consumatore italiano ha pagato la benzina 25,7 centesimi di euro/litro in più rispetto alla media Europea, con un aggravio di 23,5 centesimi di euro/litro per il gasolio. Lo afferma Assopetroli-Assoenergia.

Un automobolista fa benzinaPrezzo del petrolio sempre in calo. Ieri(2 gennaio), il greggio ha chiuso a 52,64 dollari al barile. Un quotazione così bassa non si verificava da aprile 2009. L’oro nero è in calo da giugno scorso. Una domanda sorge spontanea: il prezzo dei carburanti è calato in modo repentino come quello del petrolio? La risposta è no. Come ho già dimostrato in questo articolo, la benzina verde e il diesel costano rispettivamente 47 e 49,5 centesimi in più rispetto al 2009. Come mai paghiamo di più? La risposta è semplice: lo Stato.

Grafico prezzo del petrolio

Il carico fiscale sui carburanti è stato in media nel mese di dicembre il 64,45% del prezzo al consumo(benzina verde). Il dato che colpisce è che nel solo differenziale il 95,72% per la verde e il 100,85% per il gasolio sono tasse. Lo afferma Assopetroli-Assoenergia. A dicembre il consumatore italiano ha pagato la benzina 25,7 centesimi di euro/litro in più rispetto alla media Europea, di cui ben 24,6 sono dovuti alle maggiori imposte(accise e IVA) e solo 1,1 ad un maggiore prezzo industriale. Per il gasolio l’aggravio è di 23,5 centesimi di euro/litro, di cui ben 23,7 sono dovuti alle maggiori imposte(accise e IVA) mentre il prezzo industriale è addirittura inferiore di 0,2 cent/litro. Assopetroli-Assoenergia scrive: “Sulla base della legislazione vigente nel solo 2015 dovrebbero essere eliminati dal peso fiscale che grava sulla benzina e sul gasolio 75 milioni di euro ma ne saranno aggiunti 671,1 per un aggravio sul costo dei carburanti di 596,1 milioni di euro”.

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