Crolla Borsa Shanghai. Nuova crisi?

Il listino di Shanghai è cresciuto del 150% in 12 mesi, poi a giugno è iniziato il crollo verticale.

Crolla Borsa ShanghaiSi è esaurita la bolla della Borsa cinese, che in 12 mesi è cresciuta di oltre il 150% fino al 12 giugno 2015. Shanghai ha aperto la seduta con un tonfo dell’8% per poi chiudere a -5,91% con una perdita di oltre il 35% in meno di un mese. Shenzhen perde il 2,9%. Crolla anche Hong Kong che cede il 7,7% dopo aver toccato un minimo dell’8,3%.

Le autorità cinesi hanno congelato il 71% del mercato: almeno 1.323 le società sospese. La bufera che sta facendo colare a picco Shanghai travolge anche Tokyo. L’indice Nikkei chiude perdendo il 3,14%, ai minimi da 7 settimane. Pechino cerca di bloccare le perdite sui mercati cinesi ordinando ai 112 colossi imprenditoriali statali di non vendere azioni ma semmai di comprarle per stabilizzare il loro valore. A nulla è valso finora l’intervento della Banca centrale con iniezioni di liquidità e sospensione di titoli. In totale in meno di un mese i mercati cinesi hanno perso quasi il 35%. “La fine crisi è solo l’avvio di una nuova crisi”. Questo è quello che diceva il nonno di un migrante.

La crisi è passata? Sentite cosa dice un migrante

Posted by Maxso Magazine on Mercoledì 6 maggio 2015

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