Berlusconi: Io come Tortora, ora riforma giustizia. Tensioni in piazza

"Sono venuto qui in piazza per dirvi tre parole: io sono qui io sono qui e resto qui più determinato e convinto di prima". Lo afferma Silvio Berlusconi nel corso della manifestazione a Brescia.

Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi è tornato ad attaccare la magistratura durante il comizio in piazza Duomo a Brescia. Il leader del PDL ha esordito dicendo “Sono venuto qui in piazza per dirvi tre parole: io sono qui e resto qui più determinato e convinto di prima, se qualcuno pensava di scoraggiarmi, di intimidirmi, si è sbagliato di grosso”.

Dopo aver parlato del successo elettorale con lo stop all’IMU, è arrivato il solito attacco ai pm. Berlusconi ha detto “L’Italia un volta era culla del diritto, ora è un Paese malato. Giudici non imparziali vogliono eliminarmi. Solo essendo al governo possiamo attuare le nostre ricette anticrisi. L’assurda condanna su Mediaset non mi farà fare un fallo di reazione, come qualcuno ha sperato. Continuerò a sostenere il governo”.

Il leader del PDL ha aggiunto “Sono una persona leale, quando stringo una mano, firmo un contratto. Bisogna tagliare le unghie a quel mostro che si chiama Equitalia. La riforma della giustizia è una necessità per gli italiani. Ieri ho visto un filmato e mi sono commosso. Tortora diceva ai giudici ‘Io sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi’”. La citazione non è piaciuta a Gaia Tortora(vedi tweet), figlia del presentatore televisivo scomparso ormai da alcuni anni.

Prima dello show di Berlusconi, in piazza ci sono state tensioni tra i sostenitori dell’ex premier e alcuni contestatori. Un militante del PDL è stato raggiunto da pugni e calci mentre si stava recando nel luogo dove c’è la manifestazione. Lo ha raccontato lo stesso militante con il viso insanguinato. L’episodio è avvenuto in piazza Vittorio. Molti esponenti del PDL sono rimasti bloccati nell’hotel vicino a piazza del Duomo. Presenti alla manifestazione a favore dell’ex premier anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e quello delle Riforme, Gaetano Quagliariello.

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