Giornalista? Una professione in via di estinzione

Lo studio di Career Cast sostiene che entro qualche anno alcuni mestieri saranno spazzati via dalla tecnologia. Il giornalista è una delle professioni a rischio.

GiornalistiCosa hanno in comune agente di viaggio, postino, tipografo, lettore dei contatori, taglialegna e giornalista? Sono tutti mestieri in via di estinzione di qui a meno di dieci anni. Non lo dico io, ma il rapporto Career Cast 2014. Con le prospettive di assunzione per i reporter di giornali in precipitoso calo del 13% entro il 2022 secondo le previsioni dell’organizzazione.

Career Cast scrive: “Il calo degli abbonamenti e la contrazione della pubblicità hanno influenzato negativamente il potere di assorbimento di nuovo personale da parte di alcuni giornali, mentre altri hanno cessato completamente le operazioni. I siti online continuano a rimpiazzare i giornali tradizionali e le prospettive a lungo termine per i giornalisti della carta stampata riflettono il cambiamento”. I giornali online non sono la soluzione per salvare la professione di giornalista. I siti web vanno avanti con la pubblicità o con il sistema paywall. Quest’ultimo non ha dato i risultati sperati per chi l’adottato. Resta la pubblicità, ma nel 2013 c’è stato un calo di investimenti del 2,5%(da 1.503,30 a 1.465,78 milioni di euro) rispetto al 2012.

Conclusioni? Il mestiere di giornalista non sparirà, ma verrà ridimensionato dal punto di vista economico. Ma torniamo al rapporto Career Cast 2014. Lo studio ha preso in considerazione 200 tra mestieri e professioni usando dati del Bureau of Labor Statistics. La palma della migliore carriera del futuro è toccata a chi ha a che fare con i numeri: matematici e statistici, per la poliedricità di applicazione della loro esperienza, dividono la “top 3” con i professori universitari. Dal rapporto si evince che spariranno tutti i lavori che hanno a che fare con la carta. Tony Lee, direttore di Career Cast, ha dichiarato: “I consumatori non hanno smesso di leggere notizie o bestseller, solo che lo fanno online e non a stampa”.

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