Dal primo luglio parte la nuova Equitalia

Dal 1 luglio 2017 Equitalia confluirà nell'Agenzia delle Entrate. L'Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà attingere più velocemente ai conti correnti di chi non paga le tasse.

Dal primo luglio parte l'Agenzia delle Entrate-Riscossione“Il modello con il quale Equitalia si è diffusa e sviluppata è stato un modello inutilmente vessatorio nei confronti dei cittadini. Chiudere Equitalia significa chiudere con quel modello lì”. Questo è quello che ha dichiarato Matteo Renzi il 16 ottobre 2016. Peccato che la realità è diversa rispetto alla propaganda fatta dal segretario del Partito Democratico.

Equitalia sarà sciolta solo sulla carta, visto che dal 1° luglio 2017 il suo posto sarà preso da “Agenzia delle Entrate-Riscossione”. A parte il cambio di denominazione non sembrano esserci altre novità sostanziali. Equitalia passerà sotto il controllo dell’Agenzia delle Entrate portandosi dietro i dipendenti. Quest’ultima cosa velocizzerà in modo vessatorio le norme che regolano le modalità di riscossione. Il motivo? Prima della riforma voluta da Renzi, Agenzia delle Entrate e Equitalia erano due enti distinti. Il primo aveva l’accesso alle banche dati, mentre il secondo si occupava della riscossione. Equitalia doveva effettuare diversi passaggi all’Agenzia delle Entrate per consultare l’anagrafe tributaria e dei rapporti finanziari dei cittadini italiani. E pignorare così, fra l’altro, i conti correnti. Con tempi lunghi.

Ora che si tratta di un unico ente ribattezzato Agenzia delle Entrate-Riscossione le procedure si fanno dirette. Cosa significa? Dal 1° luglio la nuova Equitalia potrà mettere le mani direttamente nei conti correnti di contribuenti e imprese per recuperare le somme necessarie a coprire tutte le cartelle non pagate senza bisogno di autorizzazione da parte di un giudice. Le norme che regolano la procedura di pignoramento diretto sono in vigore dal 2005(dl 203/2005 che ha introdotto l’art. 72 bis del Dpr 602/1973). Il problema è che l’accesso alla banche dati e la riscossione viene fatto da un unico ente. Innegabile, dunque, che quella Equitalia “abolita” per far contenti i cittadini sia divenuta, con l’abbraccio dell’Agenzia delle Entrate, un organismo ancora più potente.

Cosa cambierà con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione?

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione accederà all’anagrafe dei rapporti finanziari(per conoscere nel dettaglio i depositi, i titoli, i contenuti delle cassette di sicurezza), all’anagrafe tributaria(azienda in cui un soggetto è occupato, importo dello stipendio, altri redditi, affitti, provvigioni, fornitori e così via) e al database Inps(per pignorare stipendi, salari, TFR e altre indennità). La nuova Equitalia potrà pignorare il conto corrente senza passare dal giudice ma potrà farlo molto più velocemente di prima. Il procedimento di incasso non è automatico. Il contribuente prima di tutto riceverà avvisi e solleciti di pagamento. Dopodiché avrà 60 giorni di tempo per mettersi in regola. Come? Pagando tutto subito, chiedendo di rateizzare l’importo oppure opponendo ricorso. In mancanza di almeno uno di questi passaggi e trascorsi i 60 giorni, la nuova Equitalia passerà al recupero coattivo che può consistere anche nel pignoramento del conto corrente.

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