Svimez: Al Sud lavora un giovane su tre

Rapporto Svimez 2011Oggi(27 settembre), è stato presentato il “Rapporto Svimez 2011” sull’economia del Mezzogiorno. Per la verità, alcuni dati sono stati diffusi il 29 luglio 2011. Dal rapporto emerge un quadro desolante per la parte meridionale dell’Italia.

Nel 2011 il Mezzogiorno ha un tasso di crescita del Pil dello 0,1%, mentre il Centro-Nord cresce dello 0,8%. A livello nazionale il tasso di crescita è dello 0,6%. Tutte le regioni meridionali crescono meno della media nazionale. La Calabria segna un -0,1% e la Basilicata un +0,5% con valori intermedi di Molise e Campania(+0,1%). Le manovre economiche degli ultimi 2 anni sono “squilibranti” per il Sud. Per la Svimez valgono 6,4 punti di Pil per il Mezzogiorno e 4,8 punti per il Centro-Nord.

Dal rapporto Svimez 2011 emerge anche un altro dato sconcertante. Il Sud sta diventando un paese per vecchi. Nei prossimi 20 anni andrà incontro ad uno “tsunami” demografico in cui perderà un giovane su quattro e gli under 30, nel 2050, saranno oltre due milioni in meno mentre gli anziani saliranno al 18,4% della popolazione(oggi l’8,3%). Quale sarà il motivo dello spopolamento? Semplice. La mancanza di lavoro. I giovani(e non solo) saranno costretti ad andare altrove in cerca di fortuna.

Dal 2000 al 2009 sono 600 mila gli emigrati verso il Centro-Nord. Uno su sei è napoletano. Oggi al Sud lavora un giovane su 3 e per le donne la situazione è più drammatica. Nel Mezzogiorno c’è stata una caduta dell'occupazione del 4,3% a fronte dell’1,5% del Centro-Nord. In sintesi circa il 60% dei 153 mila posti persi si è concentrato nelle regione meridionali(87 mila). La conseguenza è che il tasso di disoccupazione al Sud si è attestato(media 2010) al 13,4%. Al Centro-Nord è al 6,4%. Per la Svimez, l’energia rinnovabile e la geotermia sono “le strade da battere” per il rilancio del Sud.

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