Renzi l’africano
Nei giorni scorsi Matteo Renzi ha fatto un tour panoramico in Africa. Il nostro caro premier ha visitato Mozambico, Repubblica del Congo e Angola. Paesi che lottano contro la povertà e la fame ma che richiamano investimenti stranieri grazie alle loro ingenti risorse energetiche, soprattutto gas e petrolio. Fin qui nulla di anormale.
Il problema è che Renzi riesce a raccontare frottole anche su questa “missione”. Il premier ha dichiarato: “Mozambico, Repubblica del Congo e Angola sono una grande opportunità perché ritengo che lo sviluppo dell’Africa sia fondamentale”. L’obiettivo di Renzi è sostenere 22 mila imprese(amici degli amici?) e produrre solo con l’export un punto di PIL. Il premier ha aggiunto: “Ci saranno 800 milioni di nuovi consumatori da qui ai prossimi anni. Sono potenziali turisti, ma sono attuali consumatori. Sta gente qua chiede più Italia, perché chiede bellezza e qualità della vita(ndr lui dice ‘life style’). La globalizzazione non è nemica dell’Italia, ma è la più grande occasione che l’Italia ha”.
Un Paese ambizioso costruisce strategie di medio periodo. Tra dieci anni energia, agrofood, export saranno il cuore dell'Italia #primavolta
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 21 Luglio 2014
1 persona su 10 è in povertà assoluta in Italia. Questo è il life style che vuole esportare quel fringuello di Renzi? Ma forse il premier si riferiva ai “pucchiacca party” organizzati da evasori fiscali, camorristi e figli di papà rincoglioniti. Riguardo all’export, come faranno le aziende italiane ad esportare in Africa se non riescono a piazzare prodotti in UE? Forse Renzi punta a ridurre il costo del lavoro? Quando non puoi svalutare la moneta, svaluti gli stipendi. Ma il bluff di Renzi si nota soprattutto sul tema energia. Germania e perfino la Cina stanno puntando sull’energia verde, noi invece pensiamo ancora a gas e petrolio. Evito di commentare la baggianata degli africani come potenziali turisti. Renzi sembra un ubriacone che parla senza un filo logico.
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