Renzi indignato per i portoghesi della Cumana

Matteo Renzi commenta su Facebook il “caso” dei portoghesi alla stazione di Torregaveta della Cumana. L'ex premier è indignato e considera un furto alla comunità non fare il biglietto. Come definire invece chi si appropria dei soldi dell'Unicef?

Matteo Renzi“Entrare senza pagare non è un atto da furbi, non è una cosa sulla quale sorridere: è un furto alla comunità. Educare ai doveri, non solo ai diritti, deve tornare una priorità”. Questo è quello che scrive Matteo Renzi su Facebook riguardo al “caso” dei portoghesi alla stazione di Torregaveta della Cumana, in provincia di Napoli. Un video divenuto virale fa vedere una folla enorme ai varchi d’ingresso che aspetta che un’anima pia obliteri il biglietto per aprire il tornello e recarsi al treno. Una domanda sorge spontanea: dove sono quelli che dovrebbero controllare?

La Cumana è gestita dall’EAV, una società della Regione Campania. Il governatore è Vincenzo De Luca, un esponente del Partito Democratico di Renzi. Il video è come un boomerang per i democratici, che conferma l’incapacità del vecchietto di Salerno nella gestione della cosa pubblica. Le 170 stazioni di EAV sono impresenziate per un terzo, parzialmente presenziate per un altro terzo e presenziate per un terzo. La situazione si aggrava d’estate per le ferie. In poche parole servono nuovi assunzioni. Aggiungete che per i passeggeri è quasi un’impresa acquistare i ticket, dato che sono chiuse biglietterie, tabaccai e giornalai. Il post di Renzi ha scatenato la stupidità dei suoi seguaci: si leggono tanti commenti razzisti e c’è qualcuno che tira in ballo il referendum costituzionale del 2016. Ormai è assodato che i renziani sono più fastidiosi delle zanzare. A Renzi vorrei chiedere: come definire chi si appropria dei soldi dell’Unicef? Sono 10 milioni di dollari versati tra il 2008 e il 2013 per sostenere progetti in favore dell’infanzia in difficoltà. Di questi, 6 milioni e 600 mila dollari sarebbero però finiti sui conti personali degli imprenditori, e in parte anche nelle casse della “Eventi6”, società amministrata dalla mamma di Renzi, Tiziana Bovoli. L’ex segretario del PD dovrebbe guardare in casa sua prima di dare lezioni di etica.

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