L’esattore

Di Petros Markarīs e pubblicato da Bompiani, "L’esattore" è un thriller ambientato ad Atene sullo sfondo della crisi economica che sta rendendo sempre più difficile la vita quotidiana in Grecia.

L’esattoreL’esattore” è un libro di Petros Markarīs e pubblicato da Bompiani. Lo scrittore è nato a Istanbul nel 1937. Di origini armene, dal 1964 si è stabilito ad Atene e nel 1974 ha ottenuto la cittadinanza greca. Ha collaborato con Theo Angelopoulos a diverse sceneggiature, tra cui “L’eternità e un giorno”, Palma d’Oro a Cannes nel 1998, e nel 2011 ha ricevuto il Premio Raymond Chandler del Noir in Festival. La celebrità di Petros Markarīs in Europa è soprattutto legata alla figura del commissario Kostas Charitos, definito dalla critica internazionale “il fratello greco di Maigret” e “il Montalbano di Atene”, per la vicinanza col personaggio di Andrea Camilleri, attivo come lui nell’area mediterranea.

L’esattore” è il settimo romanzo della serie dedicata al commissario Kostas Charitos. Il libro è stato pubblicato nel 2011. E’ il primo libro che leggo di Petros Markarīs, quindi non posso fare un confronto con le altre opere dello scrittore greco. La storia è ambientata ad Atene sullo sfondo della crisi economica che sta rendendo sempre più difficile la vita quotidiana in Grecia. In un sito archeologico viene ritrovato un cadavere di un medico chirurgo avvelenato con la cicuta. I motivi dell’assassinio vengono trovati in una lettera pubblicata in un forum sul web: l’esecutore si firma “Esattore nazionale” e offre un condono tombale agli evasori fiscali che non si mettono in regola con il fisco entro 5 giorni dal ricevimento del messaggio. Il commissario Charitos è chiamato ad indagare su un caso difficile e scomodo, dato che l’Esattore Nazionale riscuote addirittura il consenso popolare nella Grecia sconvolta dalla “cura” della Troika. La situazione precipita quando viene ritrovato il cadavere di titolare di un’azienda di informatica avvelenato con la cicuta.

A quel punto gli evasori preferiscono mettersi in regola con il fisco piuttosto che sfidare la sorte. In pochi giorni le casse dello Stato recuperano ben 8 milioni di euro grazie al “lavoro” dell’Esattore Nazionale. L’assassino è un cavaliere solitario rendendo le indagini del commissario Charitos particolarmente difficili mentre le pressioni politiche si fanno sempre più pesanti. Il coinvolgimento di una psicologa nelle indagini permetterà al commissario di trovare una pista da seguire che lo porterà alla soluzione del caso. La storia de “L’esattore” è originale: l’idea del killer che punisce gli evasori fiscali e i profittatori della politica. Piace soprattutto come lo scrittore descrive la situazione della Grecia sconvolta dalla crisi economica. Un vero colpo al cuore. La profonda ironia che Markaris infonde nella situazione greca, rende questa lettura piacevole. La vera pecca di questo libro è il finale banale che si consuma in poche pagine. Sembra che lo scrittore Markarīs abbia sviluppato una buona idea, l’abbia portata avanti per 300 pagine sperando che gli venisse l’ispirazione per il finale, ma poi non sia riuscito a trovarne una conclusione degna della storia. “L’esattore” è un libro che fa riflettere sulle difficoltà della crisi economica di oggi, compresa quella dell’Italia.

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