Salvini: Soldi Reddito di cittadinanza per rinviare cartelle

Continua la crociata contro il Reddito di cittadinanza. Matteo Salvini vuole togliere i soldi ai poveri per regalarli agli evasori fiscali.

Continua la crociata di media, politici e imprenditori contro il Reddito di cittadinanza. L’ultimo in ordine di tempo a dire parole a caso è Matteo Salvini. “Coi soldi che si risparmiano dal Reddito di cittadinanza si rinviano le cartelle esattoriali e si rinnova quota 100”. Questo è quello che ha dichiarato Salvini alla festa della Lega a Pinzolo. In poche parole vuole togliere i soldi ai poveracci per regalarli agli evasori fiscali. Una roba da TSO immediato.

Ricordiamo che il Reddito di cittadinanza è stato introdotto dal governo Conte I, con Salvini e la Lega che erano nella maggioranza. Il leghista vuole un centrodestra unito per togliere i soldi ai poveri. Nello specifico, il leader della Lega ha detto: “Conto che sul taglio delle tasse e la difesa di quota 100 e la rottamazione del Reddito di cittadinanza non solo Forza Italia ma tutto il centrodestra sia unito”. Salvini ha specificato che in tutta Italia gli hanno chiesto di togliere il Reddito di cittadinanza. Evidentemente parla solo con i benestanti evasori fiscali e gli schiavisti. Il leghista ha aggiunto: “In manovra economica l’emendamento per abolire il Reddito di cittadinanza lo metto io, avrà la mia prima firma”.

Prendere i soldi del Reddito di cittadinanza per rinviare le cartelle esattoriali è un porcata che poteva uscire solo dalla bocca di un leghista. Il Reddito di cittadinanza è una misura di civiltà, l’Italia è stato dopo la Grecia l’ultimo Paese a introdurlo nell’Unione Europea. Nella ristorazione e nel turismo non si trova personale perché offrono paghe da fame con turni massacranti. Non è colpa del Reddito di cittadinanza. In Italia si è andato avanti in modo illegale in alcuni settori lavorativi, con gli organi competenti che chiudevano entrambi gli occhi su un sistema marcio e schiavista. Gli imprenditori non trovano personale perché vogliono sfruttare senza essere controllati. Ai Centri per l’impiego non arrivano richieste di personale e  questo porta come conseguenza un bel divano per i percettori del Reddito di cittadinanza.