Il caso Cosentino in Campania

image Nel 2010 in Campania si tornerà alle urne per eleggere il nuovo governatore della Regione.

Da 10 anni quella poltrona è “riscaldata” dall’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino. La ricandidatura dell’afragolese è improponibile, anche per via dei vari processi in cui è indagato. Al momento il PD non ha ancora scelto il candidato, anche se si vocifera che per la carica di governatore “corra” l’attuale sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. In pratica un’altra minestra riscaldata.

La “campagna di illusioni” effettuata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla finta risoluzione del problema rifiuti, da un certo vantaggio al centro destra. Per questo molti pensano che il prossimo governatore della Regione Campania sia un esponente del PDL. In pratica è come se il PDL dovesse tirare un rigore senza portiere. Però bisogna scegliere il candidato per quella prestigiosa poltrona. E’ qui che clamorosamente la coalizione di Berlusconi ha toppato clamorosamente.

Per la carica di governatore si era pensato al sottosegretario alla Economia e coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino. Nei giorni scorsi alla Camera è arrivata un’ordinanza di 351 pagine per autorizzare la custodia cautelare in carcere di Cosentino. A firmare l’ordinanza è stato il gip Raffaele Piccirillo su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci. Al deputato del PDL verrebbe contestato di aver fatto agli inizi degli anni 90 una “sorte di patto” con i Casalesi per ottenere voti.

La situazione per il PDL non è certo facile. Nicola Cosentino non può essere il candidato alla carica di governatore, perché nel caso vincesse si direbbe subito che è stato grazie ai voti della criminalità organizzata… Punteranno sulla “minestra riscaldata” Italo Bocchino o sulla “spogliarellista” Mara Carfagna?

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