I lavoratori Mediaset in agitazione

Mediaset L’Italia è diventato il paese della cuccagna. In passato, ogni volta che qualcuno osava parlava di una legge per il conflitto di interesse di Silvio Berlusconi, i difensori del “boss” di Arcore dicevano che una cosa del genere avrebbe messo a rischio dei posti di lavoro.

Questa legge è diventata ormai solo un utopia. Nonostante ciò, i lavoratori di Mediaset sono scesi in piazza a manifestare per difendere i propri diritti. L’azienda di Cologno Monzese ha in programma di “esternalizzare” le truccatrici e le sarte. Il 1 febbraio il ramo d’azienda relativo alle attività di Sartoria, Trucco e Acconciatura verrà venduto alla società Pragma Service srl.

In altre aziende le esternalizzazioni hanno portato solo svantaggi per i lavoratori. Il fastidio più evidente delle esternalizzazioni è che In alcuni casi gli stipendi non sono più pagati con regolarità(vedi il caso Agile degli ex lavoratori di Eutelia). Per questo motivo un centinaio di lavoratori di Mediaset hanno fatto un presidio a Cologno Monzese. A Roma hanno manifestato anche i lavoratori di Videotime(l’azienda attiva nelle produzioni televisive del gruppo Mediaset) perché alcuni programmi TV sarebbero a rischio.

Il clima a Cologno Monzese è diventato rovente. Nel Tg5 del 20 di ieri(10 gennaio) i giornalisti hanno ritirato le firme nell’edizione, perché l’azienda non ha autorizzato la lettura del comunicato sindacale di solidarietà ai lavoratori in sciopero.

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